titoli da “Il Giornale di Monza” su Sangalli e discarica

La societa’ verso l’amministrazione controllata con la supervisione di un custode giudiziario Il sindaco Scanagatti fa gli auguri e rassicura i 164 dipendenti, l’avvocato Della Valle chiede il dissequestro di parte dei beni

Monza Hanno festeggiato lo stesso i 164 dipendenti monzesi della Sangalli che lo scorso venerdì …


MONZA | Cronaca

Verso clamorosi sviluppi dell’inchiesta I Sangalli «cantano» ed escono dal carcere Il panettone a Natale se lo mangiano a casa

Monza Mangeranno il panettone a casa i Sangalli anche se non passeranno il Natale insieme. …


La «Crimo Srl» vuole riaprire l’impianto di smaltimento

Monza Ha presentato ricorso lo scorso mercoledì la società Crimo Srl contro il decreto di …

QUANDO IL POPOLO VINCE…

QUANDO IL POPOLO VINCE…

Non è vero che le amministrazioni comunali non ascoltano i cittadini. La prova, le prove ce le abbiamo. Due in una sola settimana. Mercoledì la bufera sulla famiglia Sangalli che gestisce la raccolta rifiuti a Monza con la conseguente chiusura del cantiere della discarica di Sant’Albino. Giovedì invece il Consiglio Provinciale di Milano ha approvato all’unanimità un documento che respinge le richieste di Carosello bocciando così di fatto i progetti della società finanziaria olandese Eurocommerical, proprietaria del supermercato.
Entriamo nei dettagli in ordine cronologico.

DISCARICA
Sul confine fra Sant’Albino (Monza) e San Damiano (Brugherio), proprio a ridosso delle case del quartiere brugherese, era in corso la costruzione di una discarica per lo smaltimento di rifiuti speciali. Questo impianto è stato coinvolto nell’operazione “Clean-city” che mercoledì 11 ha portato all’arresto di 26 persone per irregolarità negli appalti del settore rifiuti e servizi ambientali.
Il Comune di Brugherio può a tutti gli effetti, sentirsi parte di questa piccola (perché non è ancora detta la parola fine, dipende da come si svilupperanno le indagini) ma allo stesso tempo grande (per gli abitanti dei quartieri) vittoria.

CAROSELLO
Per quanto riguarda la questione Carosello invece, la Eurocommercial, società finanziaria olandese proprietaria del supermercato, aveva presentato, seppur non ancora ufficialmente, un progetto di allargarmento del centro commerciale ai comuni di Cernusco sul Naviglio e Carugate e inoltre aveva chiesto alla Provincia di Milano di eliminare il vincolo agricolo strategico che vige sui terreni verdi sui quali avrebbe dovuto sorgere la nuova parte.
Nell’ottobre 2013 si era costituito il Forum Ambiente Area Metropolitana Parco Est delle Cave che promuove il consumo di suolo zero e valorizza e favorisce lo sviluppo del Parco Est delle Cave (che comprende cinque comuni: Cernusco, Carugate, Cologno, Brugherio e Vimodrone). Questo Forum Ambiente si è fin dall’inizio attivato in una campagna di informazione e coinvolgimento dei cittadini comprendente anche una raccolta firme per opporsi a tale realizzazione.
Il 12 dicembre il Consiglio Provinciale di Milano ha approvato all’unanimitò un documento che respinge le richieste di Carosello.

Questa è la chiara dimostrazione che quando dei cittadini si oppongono alla costruzione di opere (a volte anche dannose come nel caso della discarica) appellandosi alle amministrazioni comunali, le amministrazioni non è vero che non li ascoltano minimamente come si dice, anzi in questi casi sono scese in campo in prima linea per combattere anche loro. Vedi il Comune di Brugherio che per la vicenda della discarica a settembre aveva richiesto l’accesso agli atti come uditore ed era stata accettata ricevendo così tutta la documentazione relativa al caso.

#OpenBrugherio #SanDamiano #SantAlbino #Monza #Carugate #Carosello

LA MOBILITAZIONE VINCE!

BOCCIATO L’AMPLIAMENTO DEL CAROSELLO E POSTO SOTTO SEQUESTRO L’IMPIANTO RIFIUTI DI SAN DAMIANO/SANT’ALBINO. LA MOBILITAZIONE VINCE

by brugheriofutura

Nel corso della settimana appena trascorsa sono giunte alcune belle novità relative a due importanti battaglie che hanno visto impegnata Brugherio Futura.

La prima riguarda l’impianto di trattamento rifiuti realizzato fra San Damiano e Sant’Albino (clicca qui per leggere): la struttura è stata coinvolta nell’operazione “Clean City” che mercoledì 11 dicembre ha portato all’arresto di 26 persone fra Lombardia, Lazio e Puglia per irregolarità negli appalti del settore rifiuti e servizi ambientali, ed è stata quindi posta sotto sequestro. E’ ancora presto per dirlo ma potrebbe essere un primo passo verso il suo smantellamento. Dipenderà da come si svilupperanno le indagini.

La seconda notizia riguarda il progetto di ampliamento del centro commerciale Carosello. Come ricorderete la società finanziaria olandese Eurocommercial, proprietaria del centro commerciale, aveva proposto il progetto (seppur non ancora ufficialmente) ai Comuni di Cernusco sul Naviglio e Carugate e, unitamente allo stesso Comune di Cernusco, aveva richiesto alla Provincia di Milano di eliminare il vincolo agricolo strategico sui terreni verdi dove avrebbe dovuto essere realizzato l’intervento.

Il Forum Ambiente Area Metropolitana Parco Est delle Cave, costituitosi nell’ottobre 2013 per promuovere il consumo di suolo zero e valorizzare e favorire lo sviluppo del Parco Est delle Cave (ed a cui Brugherio Futura ha aderito) ha subito avviato una campagna di informazione e di coinvolgimento dei cittadini per opporsi alla realizzazione di un simile attacco all’ambiente ed al Parco Est delle Cave in particolare; fra le attività svolte vi è anche la raccolta firme di cui avevamo parlato in un precedente articolo (clicca qui per leggerlo).

La novità positiva è che nella serata del 12 dicembre il Consiglio Provinciale di Milano ha approvato all’unanimità un documento che respinge le richieste di Carosello.

Questi risultati ci riempiono di soddisfazione e ci ricompensano del lavoro svolto e delle energie spese.

Essi sono dimostrazione che quando i cittadini si mobilitano per difendere i beni comuni possono raggiungere risultati straordinari.

Nel caso di San Damiano-Sant’Albino, i Comitati e gli abitanti dei due quartieri (e non solo) hanno permesso di porre sotto i riflettori una questione che altrimenti rischiava di essere uno dei tanti episodi di cattiva gestione del patrimonio pubblico calato dall’alto e subito dalle persone. Ora, oltre a ringraziare tutti quelli che hanno messo il loro impegno per giungere a questo risultato e ad augurarci che l’impianto venga definitivamente rimosso, auspichiamo che questo esempio di partecipazione civica possa servire ad altri cittadini, in altri luoghi, per ispirarli, spronarli ad agire e a pretendere trasparenza ed efficienza nell’operato di chi governa.

Abbiamo anche una proposta. Da anni si parla della necessità di realizzare un Parco di Cintura, che saldi assieme e permetta di tutelare le aree verdi rimaste attorno all’urbanizzato di Monza. Con l’ingresso della città di Teodolinda nel Parco della Media Valle del Lambro forse si sta iniziando a fare qualcosa in tal senso. Riteniamo che sia giunto il momento di proseguire con decisione verso questa strada, e realizzarla finalmente questa cintura verde. Per i cittadini di San Damiano e Sant’Albino (ma non solo per loro, ovviamente) sarebbe una cosa molto gradita vedere l’impianto rifiuti smantellato, ed al suo posto nascere un bosco.

Per quanto riguarda il caso del Carosello occorre tenere presente che, solo poche settimane fa, la maggioranza di centrodestra in Consiglio Provinciale, aveva respinto un’Ordine del Giorno di contenuto analogo a quanto approvato giovedì scorso.

Il lavoro svolto dal Forum Ambiente Area Metropolitana sul territorio dei 5 Comuni del Parco Est delle Cave, che ha permesso di raggiungere tanti cittadini e di spiegare loro le motivazioni del No al consumo di territorio, è stato determinante per far modificare opinione alla maggioranza in Provincia e farle decidere di dare ascolto ai territori piuttosto che agli interessi di una multinazionale.

Il ringraziamento di Brugherio Futura va a tutte le persone che hanno sostenuto il Forum e firmato la petizione, e i Consiglieri Provinciali che hanno portato avanti la battaglia in Consiglio.

Ora il nostro lavoro prosegue per lo sviluppo e la crescita del Parco Est delle Cave (e non solo di quello).

 DA : http://brugheriofutura.wordpress.com/2013/12/17/bocciato-lampliamento-del-carosello-e-posto-sotto-sequestro-limpianto-rifiuti-di-san-damianosantalbino-la-mobilitazione-vince/

brugheriofutura | dicembre 17, 2013 alle 5:18 pm

S.Albino: un piccolo grande evento a Sant’Albino

dal sito del PD di Monza: http://www.pdmonza.org/index.php?option=com_content&view=article&id=3705:salbino-un-piccolo-grande-evento-a-santalbino&catid=42:dal-circolo-2&Itemid=8

 

S.Albino: un piccolo grande evento a Sant’Albino

Scritto da Maurizio Montanari Segretario Circolo 2 PD
Lunedì 16 Dicembre 2013 15:33
Viale_stucchiL’altra sera alla Cascina Bastoni di Sant’Albino mezza Giunta comunale, Sindaco compreso, è venuta ad incontrare i Cittadini sui problemi del Quartiere.

L’argomento principale è stato la costruzione di una passerella ciclo-pedonale alla Rotonda di Via Stucchi, che consentirà un attraversamento sicuro di via Stucchi al posto dell’attuale semaforo a chiamata.

Quest’opera è stata inserita nel nuovo Piano triennale 2014-16 e verrà realizzata subito nel 2014.

Il Sindaco Roberto Scanagatti e l’Assessore Antonio Marrazzo hanno spiegato le ragioni dell’opera, ragioni in totale sintonia con i bisogni espressi dal Comitato Sant’Albino:

  • la sicurezza delle persone
  • una migliore integrazione della Comunità di Sant’Albino-San Damiano con il resto della città
  • il collegamento tra la pista ciclabile di via Salvadori (che verrà completata) e un’auspicata nuova pista ciclabile lungo il Villoresi che dovrebbe essere costruita dal Comune di Brugherio

Oltre alla passerella, la Giunta ha presentato due ulteriori proposte relative alla viabilità di Viale delle Industrie-Via Stucchi:

  • un sottopasso ciclopedonale/veicolare all’altezza di via Murri
  • il definitivo interramento di Viale delle Industrie-Via Stucchi sotto l’attuale Rotonda (indicato nel Piano delle Opere come “svincolo due livelli viale stucchi/via salvadori”

Questi due progetti, pur presenti nel Piano delle Opere rispettivamente nel 2015 e 2016, sono per ora solo delle ipotesi e verranno valutati anche alla luce dei risultati che porterà la passerella ciclo-pedonale.

La reazione dei Cittadini alle proposte è stata, come si dice oggi, di “viva e vibrante soddisfazione”, anche se naturalmente ci sono state richieste di piccole modifiche a quanto illustrato e di chiarimento su alcune parti delle proposte.

Il Sindaco ha poi introdotto due altri argomenti: il recente scandalo Sangalli e l’impianto Rifiuti speciali di Viale delle Industrie.

Sul primo, Roberto Scanagatti ha ribadito che la legalità è per lui e la sua Giunta un valore fondamentale e ha confermato di aver fornito alla Magistratura la massima collaborazione possibile. Inoltre il Comune si costituirà parte civile e valuterà un’eventuale richiesta danni.

Sull’Impianto Rifiuti speciali, il Sindaco ha ricordato il sequestro dell’attività deciso pochi giorni fa dalla Procura. Qui Roberto Scanagatti “si è tolto un sassolino dalla scarpa”: a quanti avevano denunciato una presunta inerzia della Giunta monzese, il Sindaco ha ricordato che la Procura ha agito a fronte di un esposto presentato mesi fa proprio dal Comune di Monza.

Inoltre il Sindaco ha annunciato che avvierà, nel rispetto delle leggi, l’iter per la revoca del contratto di affitto dell’area dell’impianto.

La serata si è conclusa con l’Assessore Paolo Confalonieri sollecitato sul tema della viabilità a Sant’Albino. L’Assessore ha detto che è in via di definizione il nuovo piano della ciclabilità, che riprenderà le piste ciclabili attuali estendendole e ne costruirà di nuove.

Poi a Sant’Albino verrà realizzata una Zona 30: appena pronta un’ipotesi di progetto, l’Assessore ha promesso di coinvolgere il Quartiere per un confronto.

Giunta e Cittadini si sono lasciati con la promessa di una costante interlocuzione che, probabilmente, avverrà nell’ambito della Consulta di Quartiere, in via di costituzione.

In conclusione un ottimo successo di pubblico e di critica.

 

 

8/12 RISPOSTA DELLA PROVINCIA SULLA DISCARICA

Inviamo copia della risposta della provincia MB al nostro esposto. Anche se non ci menzionano (non esistiamo per loro) sembra che stiano ottemperando ai loro doveri. Adesso speriamo di ottenere qualcosa di più significativo con l’incontro ancora da definire con i sindaci di Monza e Brugherio.

Ciao

Il Comitato di quartiere S.Damiano

 

LEGGI QUI:

sopralluogo provincia

 

 

………..

Monza, sigilli all’impianto rifiuti – Sequestro e indagati a Sant’Albino

monza-sigilli-allimpianto-

dal Cittadino:

http://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/monza-sigilli-allimpianto-rifiuti-sequestro-e-indagati-a-santalbino_1037189_11/

 

Per non dimenticare leggi anche: “Rifiuti speciali al confine di Monza
L’allarme del comitato Sant’Albino” (e onore a Tino Barzetti, il primo a denunciare l’impianto!)

 http://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/364348

_rifiuti_speciali_al_confine_di_monza_lallarme_del_comitato_santalbino/

E ancora:

Monza contro l’impianto rifiuti Sant’Albino raccoglie le firme

Rifiuti speciali al confine di Monza L’allarme del comitato Sant’Albino

 

……..

Monza – E l’impianto di rifiuti speciali finisce sotto sequestro

Monza – E l’impianto di rifiuti speciali finisce sotto sequestro

Submitted by Izz on 12/12/2013

di Martino Agostoni da il Giorno

È STATO POSTO sotto sequestro il nuovo impianto di rifiuti speciali non pericolosi realizzato nei terreni affacciati su viale delle Industrie, vicino alla rotonda del cimitero e che arrivano fino a San Damiano. Da circa un mese aveva avviato l’attività tra le proteste dei comitati dei quartieri confinanti, ma da ieri si ferma tutto, secondo la notifica che la Procura ha inviato in municipio, in quanto i 12.340 metri quadrati su cui è stato costruito l’impianto sono di proprietà comunale. È inoltre un’area a destinazione agricola, ma questo non ha evitato che nel 2011 fosse data in affitto alla Crimo srl, titolare di un autodemolitore con sede lungo viale delle Industrie e che è anche socia al 51% della Cem Centro Ecologico Monza srl, la società intestataria dell’impianto. Proprio la necessità di chiarire il rapporto che c’è stato tra la parte pubblica e privata potrebbe essere il motivo dell’intervento dei magistrati. E il primo punto anomalo riguarda il ruolo avuto nella vicenda dall’ex assessore Giovanni Antonicelli, tornato da ieri ai domiciliari dopo l’arresto di gennaio. Antonicelli nel 2011, nella veste di rappresentate del Comune per l’Ambiente, partecipò di persona alle conferenze dei servizi con la Provincia di Monza e Brianza, Asl e Arpa per il rilascio delle autorizzazioni, ovvero prese parte a incontri tecnici a cui di solito partecipano solo funzionari e non esponenti politici.

UNA PRESENZA inconsueta che però permise a Antonicelli di dare parere favorevole per il municipio nonostante il progetto sarebbe stato realizzato in deroga al Pgt vigente. Sono invece di competenza del settore Patrimonio gli atti di locazione, e quindi dagli uffici allora sotto la responsabilità di Antonicelli è stata istruita la delibera che ha portato a dare in affitto per 9 anni e 7 mesi l’area agricola comunale a un canone di 61.700 euro l’anno. Proprio grazie al contratto fu superato anche l’ultimo ostacolo che impediva a metà 2011 il rilascio dell’autorizzazione alla Crimo da parte della Provincia, l’ente locale con competenza sui rifiuti. Un’autorizzazione provinciale che poi è stata confermata a febbraio 2013 alla Cem titolare dell’impianto. Negli ultimi mesi, tra Comune e Provincia, c’è stato un rimpallo sulle responsabilità, ma ora sembra che sarà l’intervento della magistratura a risolvere la situazione. «Con il sequestro si raggiunge l’obiettivo di non far funzionare più l’impianto – ha commentato il sindaco Roberto Scangatti -. Poi se avessimo già revocato il contratto d’affitto ci sarebbe stata la possibilità di rivalsa da parte del privato. Invece ora, se saranno accertati illeciti dai magistrati, si potrà agire alla revoca con legittimità e senza conseguenze per la città».

 

da http://www.infonodo.org/node/38902

……..

Monza – Impianto dei rifiuti speciali. Controlli su rumori e polveri

Ma intanto qualcosa bolle in pentola…A presto!.

da http://www.infonodo.org/node/38874

Submitted by Izz on 10/12/2013

di Martino Agostoni da il Giorno

SI FARANNO i sopralluoghi per rilevare il rumore e l’emissione di polveri al nuovo impianto di rifiuti speciali entrato in funzione il mese scorso lungo viale delle Industrie. Ha avuto il primo effetto l’esposto preparato a fine novembre dai comitati di residenti dei quartieri di Sant’Albino e San Damiano, i cittadini che dallo scorso febbraio hanno visto costruire su un’area agricola comunale di 12.340 metri quadrati l’impianto della Cem Centro Ecologico Monza srl per il trattamento di circa 250 tipologie di rifiuti classificati come non pericolosi e autorizzato a lavorarne fino a 8.800 tonnellate líanno.
Hanno scritto a tutte le istituzioni locali coinvolte: dal Comune di Monza che nel 2011 con l’ex assessore all’Ambiente e Patrimonio Giovanni Antonicelli (poi arrestato nel 2013 nell’ambito delle indagini sulla Camorra in città) ha dato in concessione l’area lungo viale delle Industrie, alla Provincia di Monza e Brianza che ha rilasciato le autorizzazioni per la realizzazione della struttura in deroga al Pgt vigente, ad Arpa e Asl che diedero pareri favorevoli, oltre anche alla Procura della Repubblica. E a tutte hanno segnalato che dall’avvio dell’attività dell’impianto a inizio novembre c’è stato un «aumento rilevante del rumore di fondo in orario diurno tale da precludere l’apertura delle finestre» e che i rifiuti trattati non sono «confinati in spazi chiusi e le polveri si propagano nell’ambiente circostante fino ad entrare nelle abitazioni». Dai balconi delle abitazioni che si affacciano sull’ex pratone comunale i residenti vedono da settimane come attività prevalente quella di camion che scaricano rifiuti plastici all’aperto che poi vengono portati a impianti per la triturazione, e quindi ricaricati macinati su altri camion che li portano via.

ORA è arrivata la prima risposta da parte della Provincia di Monza e Brianza che, per mano del direttore del settore Ambiente, ha inviato la richiesta ad Asl e Arpa perché effettuino un sopralluogo che accerti le segnalazioni su emissioni rumorose e polveri presentate dai cittadini attraverso il loro esposto.

 

IMPIANTO RIFIUTI SPECIALI A S.DAMIANO E S.ALBINO : ESPOSTO DEI RESIDENTI

L’impianto rifiuti contestato parte e già arriva l’esposto dei residenti

by online@quotidiano.net (online@quotidiano.net) via Il Giorno – Monza Brianza

Firme contro i rumori, le polveri e le sostanze inquinanti. L’impianto è stato installato tra viale delle Industrie e il quartiere San Damianodi Martino Agostoni

http://www.ilgiorno.it/monza/cronaca/2013/11/21/985400-impianto-rifiuti-san-damiano.shtml

DISCARICA A S.DAMIANO E S.ALBINO – LA RICOSTRUZIONE DI CHRISTIAN CANZI

Riceviamo dagli amici del Comitato di Quartiere San Damiano questa minuta ed utile ricostruzione della intera vicenda scritta da Christian Canzi. Pubblichiamo ringraziando entrambi. Per ns comodità di lettura abbiamo evidenziato in azzurrino alcuni punti per noi salienti.

Il Comitato di quartiere S.Albino


Nel caso possa essere utile al comitato, Vi mando qualche pagina per 
riassumere la situazione che emerge in merito all’impianto leggendo la 
documentazione che mi avevate fornito e riassumendo gli ultimi avvenimenti.
I dati potrebbero variare in relazione alle variazioni del progetto, ma 
attualmente non ho a disposizione queste ultime, quindi mi limito a scrivere le 
informazioni di cui sono al corrente.

Vi ringrazio per l’attenzione.
 
Un saluto.

Christian Canzi

IMPIANTO RIFIUTI CRIMO S.R.l.,VIALE DELLE INDUSTRIE – MONZA

 

– La società CRIMO s.r.l. con sede in Viale delle Industrie 25, Monza, in data 20 novembre 2009, ha presentato al Comune di Monza richiesta di locazione di un area di almeno 10.000 mq per ampliare l’attività di autodemolizione e smaltimento di pneumatici esistente presso le sede dell’impresa in Viale delle Industrie.

 – Il Comune di Monza, con nota 10 giugno 2010, ha reso disponibile per l’affitto un area di 13.000 mq in Viale delle Industrie (fra S.Damiano e S.Albino).

– Il 10 febbraio 2011 si è tenuta una Conferenza dei Servizi presso la Provincia di Monza e Brianza avente come Ordine del Giorno: “Richiesta di autorizzazione alla realizzazione ed alla gestione di un nuovo centro di raccolta e trattamento veicoli fuori uso ed impianto per l’esercizio di messa in riserva, recupero e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, ai sensi dell’art. 208, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. Da ubicarsi in Monza, Viale delle Industrie s.n.c..

Alla Conferenza erano presenti: la CRIMO, la Provincia di Monza e Brianza, l’A.R.P.A. Di Monza e Brianza, il Comune di Monza (con il solo Assessore all’Ambiente Antonicelli, senza nessun esponente degli Uffici del Comune), l’ASl di Monza e Brianza.

Il fatto che sia venuto solo l’Assessore Antonicelli non è una violazione della legge, però è strano che non ci fosse nessun responsabile degli Uffici che avrebbero dovuto seguire la questione.

 

Il Comune di Brugherio non è stato invitato e anche questo è strano.

A seguito della Conferenza il Comune di Monza ha espresso parere favorevole;

la Asl ha espresso parere non favorevole e richiesto alcune integrazioni (relative a sicurezza, salubrità dei luoghi di lavoro, superficie drenante, impatti sulla salute pubblica, destinazioni d’uso degli edifici nel raggio di 200 m dall’impianto etc.);

l’A.R.P.A. ha richiesto integrazioni (previsioni impatto acustico, verifica di non inquinamento della falda, verifica emissioni in atmosfera, inquinamento elettromagnetico etc.);

La Provincia ha richiesto alcune integrazioni in merito alle attività stoccaggio e selezione rifiuti da svolgere nell’impianto ed ha richiesto il certificato di assenza di pozzi per l’acqua potabile nel raggio di 200 m dall’impianto, che avrebbe dovuto essere rilasciato dal Comune di Brugherio (art. 94 D. Lgs. 152/2006).

 

– Con nota del 28 gennaio 2011 il Settore Edilizia del Comune di Monza ha precisato che l’area in questione era a destinazione agricola (non compatibile con l’impianto) ma che nella proposta di variante al PGT era prevista la variazione di destinazione d’uso (a diventare area TUC – Tessuto Urbano Consolidato Terziario Speciale).

– Il 5 maggio 2011 la Giunta Comunale di Monza ha approvato una DECISIONE (non Delibera) dove si stabilisce di rendere disponibile l’area di Viale delle Industrie all’affitto con la CRIMO, che oltre al canone di locazione avrebbe dovuto realizzare un parcheggio su Viale delle Industrie, a nord dell’area in questione.

– Con nota dell’11 maggio 2011 il Settore Edilizia del Comune di Monza ha ribadito la non conformità urbanistica dell’impianto, oltre alla mancanza di accessi carrai e la mancanza di allacciamento alla fognatura.

– il 12 maggio 2011 si è tenuta una seconda Conferenza dei Servizi, alla presenza di CRIMO, Provincia di Monza e Brianza, A.R.P.A. Di Monza e Brianza, Comune di Monza (con il solo Assessore all’Ambiente Antonicelli, senza nessun esponente degli Uffici del Comune), per esaminare il nuovo progetto presentato dalla CRIMO s.r.l..

A.R.P.A. E Provincia hanno richiesto integrazioni in merito ad alcune delle attività da svolgere nell’impianto (tipologia di rifiuto da ricevere e trattare, modalità di svolgimento di alcune operazioni etc.);

A.R.P.A. Ha invece espresso parere favorevole in merito agli aspetti relativi a rumore, emissioni in atmosfera, emissioni elettromagnetiche, inquinamento delle acque;

il Comune di Monza ha espresso parere favorevole fatte salve le indicazioni contenute nella nota dell’11 maggio 2011 del Settore Edilizia;

la ASL era assente;

il Comune di Brugherio non è stato invitato.

– Il 24 ottobre 2011 la Provincia di Monza e Brianza, con Autorizzazione Dirigenziale n. 484, ha approvato il progetto dell’impianto ed autorizzato la sua realizzazione. La Determinazione richiama una nota del 24 maggio 2011 della Asl in cui viene espresso parere favorevole condizionato alla realizzazione dell’impianto (condizionato a cosa?) ed una nota del 1 settembre 2011 dell’A.R.P.A. in cui esprime parere favorevole.

Ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006, l’approvazione del progetto costituisce variante allo strumento urbanistico e rende non necessaria la variante al PGT.

Il progetto in questione riguarda un impianto di superficie complessiva 13.222 mq dove verranno svolte due tipologie di attività: una legata allo stoccaggio, demolizione recupero e rottamazione di autoveicoli; la seconda in cui verranno messi in riserva (per un periodo massimo di 6 mesi, secondo una nota della CRIMO del 19 maggio 2011), recuperati e messi in deposito preliminare RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI.

 

DEFINIZIONI (D. Lgs 152/2006)

La messa in riserva è autorizzata per complessivamente 3002 mc (3002 ton) suddivise in varie zone dell’impianto.

Il quantitativo massimo di rifiuti sottoposti a recupero (R3, R12) è 8800 ton/anno (29,6 ton/giorno);

il quantitativo massimo di rifiuti sottoposti a recupero (R3,) è 2880 ton/anno (9,6 ton/giorno);

la superficie utile dell’impianto di autodemolizione ‘ di circa 1523 mq.

In base all’autorizzazione, l’impianto potrà ricevere svariati tipi di rifiuti: oltre alle automobili potranno essere ricevuti scarti vegetali, rifiuti plastici non da imballaggio, fanghi, reflui da lavaggio, segatura, scarti di carta e cartone, cuoio, grasso, pitture, ceneri, polveri e particolato, imballaggi vari, pneumatici, metalli, vetro, cemento e mattoni etc.

Le attività che verranno svolte (R3, R12, R13, D15), oltre quella di stoccaggio, riguarda la selezione e cernita di materiali recuperabili, il loro adeguamento volumetrico ed il loro deposito preliminare in attesa di essere trasferiti ad altri impianti.

Una parte dei materiali recuperati potrà essere triturati e trasformati in materia prima secondaria che potrà essere venduta all’industria delle materie plastiche.

 

DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA’ (D.Lgs 152/2006). Evidenziate in giallo quelle autorizzate nell’impianto della CRIMO.

 

ALLEGATO B

 

N.B. Il presente allegato intende elencare le operazioni di smaltimento come avvengono

nella pratica. I rifiuti devono essere smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza

usare procedimenti o metodi che possano recare pregiudizio all’ambiente.

 

Operazioni di smaltimento

D1 Deposito sul o nel suolo (a esempio discarica)

D2 Trattamento in ambiente terrestre (a esempio biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi

nei suoli)

D3 Iniezioni in profondità (a esempio iniezioni dei rifiuti pompabili in pozzi. In cupole saline

o faglie geologiche naturali)

D4 Lagunaggio (a esempio scarico di rifiuti liquidi o di fanghi in pozzi, stagni o lagune,

ecc.)

D5 Messa in discarica specialmente allestita (a esempio sistematizzazione in alveoli stagni

separati, ricoperti o isolati gli uni dagli altri e dall’ambiente)

D6 Scarico dei rifiuti solidi nell’ambiente idrico eccetto l’immersione

D7 Immersione, compreso il seppellimento nel sottosuolo marino

D8 Trattamento biologico non specificato altrove nel presente allegato, che dia origine a

composti o a miscugli che vengono eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei

punti da D1 a D12

D9 Trattamento fisico-chimico non specificato altrove nel presente allegato che dia origine

a composti o a miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D1 a

D12 (ad esempio evaporazione, essiccazione, calcinazione, ecc.)

D10 Incenerimento a terra

D11 Incenerimento in mare

D12 Deposito permanente (a esempio sistemazione di contenitori in una miniera, ecc.)

D13 Raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D12

D14 Ricondizionamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a

D13

D15 Deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14

(escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti).

 

ALLEGATO C

 

Operazioni di recupero

N.B. Il presente allegato intende elencare le operazioni di recupero come avvengono nella

pratica. I rifiuti devono essere recuperati senza pericolo per la salute dell’uomo e senza

usare procedimenti o metodi che possano recare pregiudizio all’ambiente

 

R1 Utilizzazione principale come combustibile o come altro mezzo per produrre energia

R2 Rigenerazione/recupero di solventi

R3 Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le

operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche)

R4 Riciclo/recupero dei metalli e dei composti metallici

R5 Riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche

R6 Rigenerazione degli acidi o delle basi

R7 Recupero dei prodotti che servono a captare gli inquinanti

R8 Recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori

R9 Rigenerazione o altri reimpieghi degli oli

R10 Spandimento sul suolo a beneficio dell’agricoltura o dell’ecologia

R11 Utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni indicate da R1 a R10

R12 Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11

R13 Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1

a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)

R14 Deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti i rifiuti

qualora non vengano rispettate le condizioni stabilite dalla normativa vigente.

 

Le tipologie di rifiuti che verranno sottoposte ad operazione di recupero R3 sono:

 L’attività di triturazione primaria (R12) potrà essere effettuata sulle seguenti frazioni di rifiuto:

 – Con Determinazione Dirigenziale 1128/2012, il 18 maggio 2012, il Comune di Monza ha approvato il contratto di affitto con la società CRIMO s.r.l..

Tale contratto prevede un canone annuo di 61.700 euro (43.190 nei primi due anni per indennizzare la CRIMO della bonifica dell’area e demolizione dei fabbricati presenti.

Il contratto avrà durata dal 1 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2021. I lavori di realizzazione devono iniziare entro un anno dalla data di approvazione, e l’impianto deve entrare in esercizio entro 3 anni dalla suddetta data (in caso contrario il contratto decade).

La CRIMO si impegna a corrispondere al Comune di Monza il costo per lo svincolo dalla servitù del tratto di canale diramatore 3/1 Valle Lambro Levante da parte del Consorzio Villoresi (avvenuta con Determinazione Dirigenziale 1927 del 2 maggio 2012). Era previsto il rimboschimento dell’area rimasta a verde, ma la CRIMO ha ottenuto di piantumare solo alcune siepi. Al termine del contratto la CRIMO dovrà riconsegnare l’area al Comune nelle condizioni iniziali, provvedendo a proprie spese alle attività di risistemazione e bonifica.

 

– Con nota del 22 ottobre 2012 la CRIMO s.r.l. ha comunicato a provincia di Monza e della Brianza, Comune di Monza, A.R.P.A. Monza e Brianza e ASL Monza e Brianza di avere volturato l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto a favore della Società CEM Centro Ecologico Monza S.R.L. in data 27 luglio 2012 e che la Provincia di Monza ha conseguentemente aperto la relativa istruttoria. Nella stessa nota la CRIMO comunica l’avvio dei lavori di realizzazione dell’impianto.

Nel mese di luglio 2013 il Consiglio Comunale di Brugherio ha chiesto alla Giunta di attivarsi in merito alla questione dell’impianto.

Nel corso del mese di settembre 2013 si è tenuta una nuova Conferenza dei Servizi a seguito di una richiesta di variante al progetto avanzata dalla CRIMO.

L’Amministrazione di Brugherio ha potuto partecipare all’incontro. In tale sede è emerso che il progetto dell’impianto viene lievemente modificato in quanto l’area di autodemolizione di autovetture, dove è probabile che sarebbero stati realizzati i depositi di materiali, viene per il momento esclusa da interventi.

Altra novità è che il Comune di Brugherio ha finalmente ottenuto l‘accesso agli atti come uditore, e potrà quindi avere tutta la documentazione relativa al caso;  inoltre sembra che sia possibile che le rilevazioni ambientali, possano essere effettuate anche sul territorio di Brugherio, come richiesto dall’Amministrazione.

Altra novità arriva dal Comune di Monza, dove un Consigliere Comunale di opposizione (Simone Villa della Lega Nord, che era in maggioranza quando è stato autorizzata la struttura) ha presentato una mozione che chiede di annullare la concessione del terreno dove dovrebbe sorgere l’impianto a causa di vizi di forma nell’iter seguito da quest’ultima (la concessione dell’affitto alla Società Crimo è stata stabilita da una decisione della Giunta Mariani, senza che vi fosse in merito una Deliberazione della Giunta stessa o del Consiglio Comunale).

Il giorno 7 ottobre scorso il Comitato di San Damiano contro l’impianto ha organizzato un incontro pubblico in cui l’Amministrazione Comunale ha illustrato lo stato a cui attualmente si trovano le cose.

 

 

CONSIDERAZIONI

Gli impianti come quello in questione sono necessari, perché consentono di recuperare importanti frazioni di materiali e di avviarle a riciclo. Si potrebbero eseguire valutazioni sulla necessità di affinare ulteriormente le metodologie di raccolta, recupero e riciclo, per arrivare a ridurre il consumo di materie prime, ma non è argomento da affrontar in questa sede.

Sono invece da tenere in considerazione alcuni aspetti legati alle caratteristiche tecniche dell’impianto, alla sua collocazione ed alla correttezza dell’iter seguito per giungere all’autorizzazione.

Per quanto concerne il primo punto occorrerebbe verificare che siano rispettate tutte le norme che consentano di escludere danni all’ambiente ed alla salute delle persone. Questo è riferito sia allo svolgimento dell’attività dell’impianto, sia ad aspetti legati alla sua realizzazione: parrebbe comunque che sia stato verificato con esito positivo il rispetto della distanza dai pozzi di captazione per acque destinate al consumo umano.

Il secondo aspetto è riferito al fatto che l’impianto verrebbe realizzato a poco distanza da abitazioni (a S.Albino e soprattutto a S.Damiano). Prima di autorizzare una struttura del genere, bisognerebbe verificare che tipo di impatto essa potrebbe avere, in termini di aumento del traffico ed inquinamento atmosferico (camion in entrata ed uscita dall’impianto) e di rumore (macchinari in movimento, camion in transito) nei confronti degli abitanti delle zone limitrofe.

Il terzo aspetto andrebbe verificato prima di tutti. La correttezza e la trasparenza che devono caratterizzare le attività della pubblica amministrazione, impongono di accertare che, per arrivare alla realizzazione dell’impianto non siano state consentite “scorciatoie” o inadempienze. L’argomento è troppo delicato per permettere che rimangano dubbi in merito. La mozione presentata al Consiglio Comunale di Monza prende in considerazione proprio questi aspetti.

 

Monza – Tagli al progetto, il centro rifiuti va avanti

Discarica: nuovo bell’articolo dell’ottimo Martino Agostoni. Ci permettiamo di evidenziare in giallo le parti per noi più importanti.

In una vicenda che rimane poco limpida (basti riferirsi alle modalità di autorizzazione che lo stesso ex  assessore Simone Villa, collega di giunta di Antonicelli, ha recentemente denunciato come illegittime) restano ulteriori perplessità tanto sull’improvviso mutamento di rotta dell’azienda quanto sull’inatteso (e forse inusuale) Comunicato della Provincia. Si accettano ipotesi, suggerimenti, chiarimenti, lumi…


Il Comitato



Monza – Tagli al progetto, il centro rifiuti va avanti

da http://www.infonodo.org/node/38407

 

di Martino Agostoni da il Giorno

SI RIDIMENSIONA e rinuncia all’attività di autodemolizione il nuovo impianto di trattamento di rifiuti in costruzione lungo viale delle Industrie, su un’area agricola comunale tra la rotonda del cimitero e San Damiano.

È STATA la Cem Centro Ecologico Monza srl, l’impresa titolare dal 2012 del nuovo impianto in costruzione, a richiedere una variante rispetto a quanto autorizzato nel 2011 dalla Provincia, quando era prevista la realizzazione sull’intera area da 12.340 metri quadrati di un centro con le funzioni sia di recupero di rifiuti speciali non pericolosi sia di raccolta e trattamento di veicoli fuori uso. Martedì il settore Ambiente della Provincia, che ha la competenza territoriale in materia di rifiuti, ha rilasciato alla Cem una nuova autorizzazione che, come richiesto dall’azienda stessa, stralcia la parte riguardante l’attività di demolitore di auto, non richiede più la realizzazione di una nuova cabina elettrica e riduce di circa un terzo l’area su cui si svilupperà il nuovo impianto «con una considerevole diminuzione dell’inquinamento acustico e della movimentazione dei rifiuti nella zona», precisa una nota della Provincia di Monza e Brianza.
Non ci sarà l’autodemolitore, ma rimane il resto. E si tratta di tutto il necessario per raccogliere, dividere e trattare rifiuti speciali non pericolosi che, come viene descritto minuziosamente nell’autorizzazione provinciale del 2011, prevede depositi di materiali e impianti di triturazione per plastiche e copertoni, capaci di trattare fino a 8.800 tonnellate di prodotti l’anno. Mentre la lista di rifiuti speciali che potranno essere sottoposti alle varie operazioni è ben assortita e comprende circa 250 tipi diversi di materiali: dalle varie qualità di plastiche, a metalli, imballaggi, fanghi, ceneri, polveri e scarti provenienti da trattamenti chimici o lavorazioni precedenti.
Per rilasciare la nuova autorizzazione è stata fatta un’ulteriore conferenza dei servizi e, sottolinea l’assessore provinciale all’Ambiente Martina Sassoli, «anche Arpa e Asl hanno dato pareri favorevoli mentre, a seguito delle preoccupazioni emerse, ha partecipato anche il Comune di Brugherio come uditore». 

7/10 S.DAMIANO – INCONTRO SULLA DISCARICA

Giancarlo Ottaviani ha condiviso la foto di Marco Troiano Sindaco.
 
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Nella serata di ieri, 7/10/2013 il Comitato di quartiere S. Damiano ha organizzato un’assemblea pubblica sul tema dell’Impianto rifiuti speciali in costruzione sul Viale delle Industrie nei pressi delle case. Hanno presenziato anche il sindaco di Brugherio Marco Troiano e l’Assessore Marco Magni. Magni ha illustrato la documentazione finora consegnata alla Amministrazione. Ricordiamo per inciso che fino a poco fa Brugherio era stata tenuta del tutto all’oscuro di ogni aspetto del progetto e dell’iter autorizzativo. Solo la mobiltazione promossa dal Comitato ha sollevato la questione e la nuova Giunta si è subito adoperata per capirne di più. Allo stato attuale, se ben ricordiamo, mancano al riscontro due documenti dell’ARPA relativi alla emissione dei gas e dei fumi.

In questo nuovo quadro si pone la novità costituita da una modifica dell’autorizzazione richiesta dalla azienda e recepita dalla provincia di Monza e Brianza. Nel comunicato della Provincia (vedi il link: http://salbinocq.myblog.it/archive/2013/10/08/temp-a92ba70f32e16da0853380debb67ad95-5722740.html) si afferma che è stata stralciata l’attività di demolizione auto e ridotta di un terzo l’area utilizzata.

C’è da dire che la documentazione rimanda ad una codifica tecnica per noi piuttosto criptica che descrive i materiali trattati. Pare anche singolare questo rapido cambio di rotta dell’azienda. Tuttavia la restituzione di Magni sembra confermare un certo suo ottimismo rispetto ai mutamenti di destinazione decisi dalla azienda e avallati dalla provincia. A questo punto pare che la mobilitazione dei sandamianesi e l’impegno della Amministrazione brugherese possano avere scongiurato pericoli maggiori. Il Sindaco Troiano ha comunque ribadito la sua vigilanza e i rappresentanti del Comitato continueranno a monitorare il prosieguo delle verfiche in corso.

Per quanto riguarda la discarica in oggetto Monza resta sempre su una posizione di sostanziale resa a quanto decretato da Antonicelli e dalla precedente amministrazione. Pende però la richiesta di annullamento della delibera Antonicelli avanzata dall’ex assessore leghista Simone Villa, nostro “compaesano”, per gravi vizi procedurali. 

Sembra invece che qualche interessante interlocuzione si stia svolgendo fra il Sindaco brugherese Troiano e gli assessori monzesi Confalonieri e Colombo sui temi della viabilità e delle aree verdi. Se son rose…

Il Comitato diquartiere S. Albino


ed ecco anche una prima restituzione dagli Organizzatori:

Ciao, Vi inviamo un sunto della riunione di ieri sera. Quanto prima Vi manderemo relazione completa.

 

 

  • Riunione organizzata dal Comitato di quartiere S. Damiano proficua, con la partecipazione del Sindaco di Brugherio Marco Troiano, dell’assessore Marco Magni, delegazioni dei comitati di S. Albino, S. Donato e Brugherio Futura e con buona partecipazione dei cittadini
  • Illustrato il percorso dell’impegno della nostra amministrazione fino ad ottenere l’ufficialità dalla Provincia MB a riconoscere Brugherio come parte in causa.
  • Ottenuti due risultati positivi:                       

– stralcio dell’attività di rottamazione auto e lavorazione dei rifiuti    speciali non pericolosi

– accesso agli atti dell’intero procedimento di autorizzazione dell’impianto.

Ora si tratta di analizzare compiutamente le nuove documentazioni che definiscono l’attività della discarica tenendo ben presente quanto deliberato all’ unanimità dal Consiglio Comunale di Brugherio il 22/07/2013: “CONTRARIETA’ ALLA REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO RIFIUTI SPECIALI”

A breve la relazione più dettagliata della serata.

 

 

Ciao e grazie

 

Tino Barzetti (per il Comitato di quartiere S. Damiano)

 

 


COMUNICATO DELLA PROVINCIA SULLA NUOVA DISCARICA

RICEVIAMO DA ROLDANO RADAELLI E PUBBLICHIAMO (IN ATTESA DI COMMENTARE MEGLIO LA NOTIZIA) – IL COMITATO

 

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COMUNICATO STAMPA

 

STOP all’attività di autodemolizioni nell’impianto di viale delle Industrie a Monza

nuova autorizzazione della Provincia per il trattamento dei rifiuti

 

 

Monza, 8 ottobre 2013. Il Settore Ambiente della Provincia ha emesso in questa ore una nuova autorizzazione per l’azienda CEM Centro Ecologico Monza Srl, in merito all’impianto che sta sorgendo in Viale delle Industrie a Monza.

Un impianto che, nei mesi scorsi, aveva destato molte preoccupazioni da parte dei residenti per i presunti rischi connessi alle attività di autodemolizione.

 

La nuova autorizzazione  rilasciata dalla Provincia – a seguito di una specifica richiesta di variante, presentata dall’azienda – stralcia l’attività di trattamento di veicoli fuori uso, confermando invece la restante parte delle attività previste in origine.

Si segnala che la rinuncia da parte dell’azienda comporta, di conseguenza, la riduzione di circa un terzo dell’area complessiva dell’impianto con una considerevole diminuzione dell’inquinamento acustico e della movimentazione dei rifiuti nella zona.

 

 

 

 

 

 

SCOPERTE LE CARTE DELLA DISCARICA DI S.ALBINO E S.DAMIANO!

E noi facciamo il tifo per la Giunta di Brugherio e per l’Assessore Magni che hanno già fatto in pochi mesi passi importanti.

I nostri amministratori monzesi invece hanno sposato le ragioni del realismo (i soldi dell’affitto, gli accordi stipulati dal Comune nella figura del neo-scarcerato Antonicelli, la paura di penali da pagare per una autorizzazione su cui già indaga la magistratura…)  

 

DA NOI BRUGHERIO

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