MONZA: GIUNTA BOCCIATA DAI REVISORI DEI CONTI

da NUOVABRIANZA
Clamoroso: Giunta bocciata dai revisori dei conti

by Staff via Notizie di politica, cronaca, sport di Monza e Brianza –

Una bocciatura che farà alzare il termometro della politica monzese, da tempo sotto zero. Il collegio dei revisori dei conti ha infatti espresso parere non favorevole alla proposta di variazione di assestamento di bilancio previsionale 2013 presentata dall’esecutivo guidato da Roberto Scanagatti. Un vero schiaffo per la giunta e in particolare per il primo cittadino, regista della politica comunale.

LA CAUSA – La faccenda ha una motivazione molto pratica. Quel debito “potenziale” verso la Provincia di Monza e Brianza relativo ai trasporti pubblici. I revisori scrivono nel testo che “non risulta costituito alcun accantonamento in bilancio a fronte del potenziale debito nei confronti della Provincia di Monza e Brianza riferito ai costi del trasporto pubblico locale”. Il collegio fa riferimento a quel rimborso di oltre 3,3 milioni di euro che la Provincia di Milano, sotto l’allora giunta Penati, aveva sostenuto per il trasporto pubblico locale nel lotto di competenza monzese. La faccenda era stata ereditata dall’attuale giunta provinciale brianzola che aveva portato avanti il contenzioso fino ad ottenere il riconoscimento del dovuto. Il Comune su questo aveva poi incaricato un legale per opporsi nuovamente alla decisione.

 LE REAZIONI – La stroncatura, dopo la commissione Bilancio, sarà uno dei piatti caldi della seduta di Consiglio comunale. Le opposizioni, infatti, avevano già fatto rilevare che il debito fuori bilancio poteva trasformarsi in un rischio per il Comune che ora dovrà scovare i 3 milioni in un bilancio che già aveva faticato non poco a trovare la quadra.

IL COMITATO BENI COMUNI MONZA E BRIANZA SULL’OPERATO DELLA GIUNTA

 
 
 
LA FANTASTICA TROVATA DEL SINDACO SCANAGATTI DI SPOSTARE IL DEPURATORE E USARE LA PICCOLA TATTICA DELLE “MICRO” CEMENTIFICAZIONI”, MENTRE LA CITTA’ E’ SOFFOCATA PER ECCESSIVO TRAFFICO E INQUINAMENTO E PERVASA DAI RIFIUTI ABBANDONATI NELLE PERIFERIE, PER INGANNARE I MONZESI E I SUOI ELETTORI CHE CREDEVANO NELLA RINASCITA DELLA TERZA CITTA’ PIU’ IMPORTANTE DELLA LOMBARDIA

Il Comitato beni Comuni di Monza e Brianza esprime la sua più seria preoccupazione sull’attività dell’attuale giunta di sinistra di Monza, guidata dal sindaco Scanagatti.
A fronte di una campagna elettorale vissuta sulla contrapposizione al tentativo, forse più apparente che reale, di seppellire la città sotto una colata di 4 milioni di mc di cemento da parte della giunta Mariani, oggi sembra che nulla sia cambiato nel modo di governare. E’ vero, i numeri sono diversi, ma quello che la giunta Scanagatti ha fatto nei primi 6 mesi di governo, forse, non lo aveva fatto nemmeno la precedente giunta.

Quel che è peggio, però, è il modo in cui vengono giustificati e mascherati questi interventi.

Mentre si assisteva a un serrato dibattito con i comitati ambientalisti sull’affare Esselunga, infatti, sono stati approvati dei piani attuativi in rapida successione entro il termine della scadenza del PGT Faglia/Viganò che non sono da meno: intervento di edificazione residenziale sulle aree in gran parte verdi di via Cantalupo/via Nievo con riduzione da 200 m a 50 m della fascia di rispetto verso il cimitero, intervento edilizio sull’area verde di proprietà Aruba tra viale Sicilia e via Adda, edificazione residenziale al posto del centro sportivo Ugo Forti in via Lissoni/Sant’Andrea, realizzazione di un nuovo quartiere prevalentemente a destinazione residenziale nell’area ex-Colombo di piazzale Virgilio,arrivando a circa un milione di mc di realizzazione: cosa dire in soli sei mesi è un record, figuriamoci nei prossimi 4 anni rimanenti.

Tutto questo è stato realizzato a dicembre senza il coinvolgimento dei cittadini e anche in spregio alle normative vigenti, come nel caso Esselunga.

Cos’è cambiato allora rispetto all’esperienza devastante e deprimente della giunta Mariani? Perché tutta questa fretta? Quando si vuole decidere che non possiamo spingerci ancora di più oltre la soglia di sostenibilità delle decisioni prese? Dobbiamo fermarci, dovete fermarvi! Bisogna aprire un confronto serio e partecipato su come vogliamo ricostruire questa città. Bisogna aprire ai cittadini e avviare un grande dibattito e confronto su un piano che non sia solo quello urbanistico, ma che coinvolga la mobilità, le attività economiche e gli spazi di socialità.

Quello che vediamo, invece, è il solito modo di fare politica: nessun piano globale, nessuna partecipazione, mezze frasi buttate lì in consiglio o alla stampa, nessun obiettivo concreto e misurabile.

Perché non viene fatto un censimento delle aree dismesse? Perché non viene fatto un censimento degli appartamenti sfitti e invenduti? Senza questi dati non è possibile fare alcuna programmazione seria sul territorio!

Che significato ha la proposta del sindaco di spostare il depuratore? Come noto, esiste un progetto milionario (63 milioni di euro), denominato Master Plan, già avviato, che riguarda proprio la soluzione degli annosi problemi igienico-ambientali dell’impianto: come pensa di risolvere il danno erariale che si prospetta a seguito di una decisione del genere? Quali interessi nasconde un’uscita così avventata? Come mai stiamo assistendo a una strana rincorsa alla compravendita dei terreni nei pressi del depuratore stesso?
Negli ultimi tre anni l’Alsi ha speso oltre 10 milioni di euro per rinnovare tecnologicamente l’impianto. Inoltre, la gara di appalto di questo progetto è stata esperita, con l’inevitabile ricorso, e chi ne sa di un po’ di appalti, i ricorsi sono spesso automatici anche per cifre inferiori al succulento su indicato progetto milionario. Il sindaco, quale esperto di amministrazione, dovrebbe sapere che spostare parte dell’impianto equivale a inficiare la gara già aggiudicata, e tale annullamento presuppone gravi conseguenze per la comunità brianzola:
1) chi ha vinto la gara potrà pretendere il pagamento di una penale che potrebbe aggirarsi intorno al 6/8 milioni di euro
2) occorrerà riprogettare di sana pianta il tutto, compreso l’inizio della varie procedure per la VAS, i permessi regionali, provinciali, locali, etc…
3) si avrà un costo per l’acquisto dei terreni per ospitare la collocazione del sito
4) passerebbero almeno 7/9 anni e altri 7/10 per costruire il nuovo impianto; ci troveremmo con il “nuovo” depuratore tra 15/20 anni, con il raddoppio dei costi per la collettività

Che significato ha la decisione di un mega centro di cottura nella scuola Citterio quando invece la richiesta dei cittadini e dei genitori era solo quella di una manutenzione delle nostre scuole? Non è anche questa una decisione che deve passare attraverso una partecipazione? Oppure si vuole fare un favore al solito partner industriale di turno.

Che significato ha riprendere un progetto di un forno crematorio, già bocciato per evidenti problemi di natura ambientale, mettendolo già nelle opere del 2013?

Perché alcune operazioni non vengono discusse seriamente nemmeno in consiglio comunale (vendita di beni di pregio del comune, operazioni sottobanco tipo area ex-macello, etc…)?

Perché non c’è una chiara presa di posizione sulla gestione dell’autodromo e delle attività connesse? La recente affermazione della attuale amministrazione secondo cui il distributore non va bene nel parco ma andrebbe bene all’interno dell’autodromo è una presa in giro degli elettori. Andate a vedere se in Germania, in Francia, in Inghilterra, in Austria o altrove dove volete ci sono stati dei pazzi che hanno rovinato un patrimonio così prezioso come un parco storico con castelli e residenze per costruirci dentro un autodromo o altre amenità simili. Il parco di Monza è un bene culturale italiano e un bene comune. Sarebbe utile sapere quali saranno i programmi delle attività una volta ultimati i restauri conservativi della parte centrale della villa reale tuttora in corso

A proposito di Beni Comuni, perché non viene informata la cittadinanza e non viene presa posizione chiara su due problemi fondamentali quali il Servizio Idrico Integrato e la gestione dei rifiuti in Brianza? Come mai il sindaco ha votato a favore di una deroga a Brianzacque per la concessione del servizio idrico nonostante evidenti prove di illegittimità nel percorso ostinatamente seguito dalla provincia e dall’assessore Sala?
Come mai, in un momento di spending review e di richiesta di sacrifici ai cittadini, viene aumentato il budget per la gestione dei rifiuti, per altro già il più alto della Brianza, senza un impegno preciso degli operatori (privati) a rispondere alle direttive europee di incremento della raccolta differenziata, del riuso del riciclo e, soprattutto della riduzione a monte? Perché non puntare invece a una seria riduzione dei costi eliminando costosi CDA e accorpando in un unico soggetto pubblico le due gestioni?

Quali altre sorprese i monzesi dovranno attendersi da questa giunta appena nata?
Quali altri conigli spunteranno dal cilindro di costoro?

Quali accordi trasversali e sotterranei ci sono con la vecchia compagine amministrativa, che al di là delle manfrine in consiglio comunale, lascia passare tutto quello che è proposto dall’attuale giunta. È chiaro anche ai non vedenti che il programma odierno è identico a quello della giunta Mariani; in altre parole: affari per le caste che hanno distrutto il territorio?

Che fare per interrompere questa spirale?

Prima di tutto, bisogna ispirarsi alle promesse elettorali e rimettere in discussione le operazioni condotte fino a questo momento, invitando il Consiglio Comunale e la giunta a volere bene alla propria Città e contestualmente dotarsi di un orizzonte progettuale innovativo e strategico sia per la Città ma anche per tutto il territorio.

Anziché continuare con la prassi della cementificazione e dello sperpero di denaro pubblico, gli assessori preposti, Colombo e Marrazzo, che si vantano di essere ecologisti e pronti a comiziare in ogni luogo queste loro ”virtù”, si fermino un attimo e suggeriscano al loro sindaco strade diverse e innovative rispetto al film già visto da oramai un ventennio.

Da subito chiediamo:

1) il blocco di qualsiasi ipotesi di consumo del suolo; avviando un percorso di progetto globale con l’elaborazione del piano Smart Cites, con il quale affrontare tutta la pianificazione del territorio, dell’urbanistica, della viabilità, del sistema dei trasporti di merci e delle persone, dell’energia, avviare la strategia di rifiuti zero, delle comunicazioni, internet, banda larga; il recupero delle aree dismesse, una visone d’insieme anche sul verde pubblico inteso anche come agricoltura urbana e la pratica degli orti per tutti.

2) il blocco dello spostamento del depuratore per evitare successivo consumo del suolo e sprecare immense risorse economiche, il completamento del progetto Master Plan, la riqualificazione dell’area ex Bottini. Quest’ultima situazione, mai chiarita, pone inquietanti sospetti che sembrano non riguardare il Sindaco Scanagatti e la sua giunta. Nell’area ex-Bottini c’era la Sezione Trattamento Rifiuti Speciali (Impianto Bottini), dove erano portate circa 60.000 tonnellate di rifiuti speciali liquidi all’anno per essere trattati. Quest’area fu chiusa con una vera operazione di marketing e di pubblicità ingannevole nei confronti degli abitanti del quartiere San Rocco, in quando fu venduta, per volere della giunta Mariani con l’assenso dell’intero consiglio comunale di allora e dall’Assessore provinciale Sala, come se generasse lei tutto l’inquinamento in quella zona. A due anni e mezzo dalla chiusura dell’impianto, l’area è stata bonificata? Esiste un progetto per riconvertirla e utilizzarla? I monzesi e i Cittadini della Brianza sanno dove vanno a finire le 60.000 tonnellate di rifiuti speciali liquidi? La giunta di Monza e quella Provinciale hanno per caso scritto alla città e a tutti i brianzoli, dove finiscono questi rifiuti speciali e come sono trasportati?

3) Identico discorso vale per il mega costruzione adiacente al cimitero, bloccare questa ipotesi, analizzare, attraverso un’indagine seria, la quantità di appartamenti invenduti e sfitti e porre le basi per acquistare tali appartamenti;

4) il blocco della costruzione del forno crematorio, in quanto per le esigenze attuali e future ci si può avvalere delle strutture di Desio e Cinisello, salvo che nei progetti degli Assessori Colombo e Marrazzo non sia abbia in mente di mettere in atto la trama di un vecchio film di fantascienza uscito tanti anni fa, in cui le persone superati gli anni “previsti per legge”, ci pare che fossero sessanta anni compiuti, superato i quali le persone interessate obbligatoriamente dovevano farsi cremare? Quindi per cortesia, utilizziamo queste risorse per altro per effettuare una manutenzione straordinaria nelle scuole;

5)) Centro cottura pasti, anche qui aldilà della retorica della qualità del cibo e il ritorno alle tradizioni di cucina buona ed ecologica, il centro di cottura è l’antitesi di tale vocazione: chi si vorrà favorire con quest’operazione: la Cir, o le altre concorrenti. Basta un poco di buon senso e riscoprire le vecchie cucine che erano in tutti gli istituti e quindi rimetterli in funzione;

6) Affare Esselunga: bloccare la sua realizzazione, è un bluff poiché in quell’area sarà costruito un ipermercato.

7) Rifiuti abbandonati nelle periferie: chiediamo alla giunta Scanagatti, di intervenire urgentemente e in modo organico e attivi i suoi uffici per rimuovere la situazione dei rifiuti abbandonati nelle periferie, alcuni dei quali si ritiene che siano tossici, poiché emergono i famigerati eternit abbandonati e altre specie. Che la giunta, sanzioni duramente il detentore dell’appalto (Sangalli), in quanto non assolve ai suoi doveri di raccogliere i rifiuti abbandonati: il nostro servizio fotografico testimonia tale scempio.

Pertanto, si rivolge un appello agli uomini e alle donne di buona volontà impegnati in consiglio comunale, nonché a tutti i comitati e la società civile di Monza e del territorio: organizziamoci per contrastare questa deriva, organizziamoci e sviluppiamo un lavoro comune per farci ascoltare dalla politica, mettendo in atto tutti gli strumenti, di protesta, di lotta per invertire la rotta intrapresa dal Sindaco Scanagatti e dalla sua giunta.

Inoltre si propone di indire una serie di consigli comunali aperti per mettere in atto momenti di partecipazione democratica e di favorire dibattiti tematici come sviluppare la città coerentemente legato agli impegni presi con i cittadini e gli elettori che hanno permesso di cambiare amministrazione comunale.

Comitato Beni Comuni MB Monza 18 gennaio 2013

http://www.facebook.com/ComitatoBeniComuniMonzaEBrianza http://www.facebook.com/groups/comitatobenicomuni/
benicomunimb@gmail.com
https://groups.google.com/forum/?hl=it&fromgroups#!members/benicomunimb — con Roberto Scanagatti.

 
 
 
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10/1/13 RIUNIONE COMITATO QUARTIERE S.ALBINO

Ieri sera abbiamo tenuto la riunione del Comitato. Per correttezza precisiamo che al momento, dovendo spesso utilizzare l’angustissima sede dello Spi di Via Mameli, limitiamo l’invito per le riunioni operative a chi si è esplicitamente iscritto alla nostra mailing list. In ogni caso se volete partecipare fatecelo sapere.

Ovviamente per le riunioni pubbliche in Cascina Bastoni cerchiamo invece di favorire la massima affluenza possibile.


Ordine del giorno di ieri:

  1. rotonda killer – echi dal consiglio comunale
  2. questionario attività per Cascina Bastoni
  3. insediamento Aruba presso Malcantone
  4. recupero microsegnalazioni viabilità ecc.

 

Sintesi della discussione

 

1. vedi questi due link:

http://salbinocq.myblog.it/archive/2013/01/11/rinviata-la-discussione-sullarotonda-killer.html

e ancora: http://salbinocq.myblog.it/archive/2013/01/11/consiglio-comunale-e-rotonda-killer-se-ne-riparla-a-febbraio.html

 

2.  vedi qui:  http://salbinocq.myblog.it/archive/2013/01/11/questionario.html

 

3. Come già segnalatovi la Giunta ha deliberato il 13/12 l’insediamento di Aruba a Malcantone.

Aruba è un hosting di server (se capiamo bene una sorta di colossale armadio server). Dovrebbe avere circa 200 dipendenti ma avrà un bell’impatto.

Abbiamo analizzato le possibili ricadute ambientali e viabilistiche sul quartiere (eventuali osservazioni vanno presentate entro il 18 gennaio). Un rischio pesante è quello di accentuare ulteriormente il traffico di camion su Via Adda. 

 

 

 

ARUBA.jpg

 

In attesa di altri sviluppi invieremo le nostre osservazioni miranti in primo luogo ad evitare appunto l’accesso previsto da Via Adda. Vi faremo sapere.

 

 

Per ulteriori approfondimenti vedi qui:

 

piano:

 

http://www.comune.monza.it/export/sites/default/portale/D…

 

E DELIBERA:

 

 http://web.comune.monza.it/AlboPretorio/Detalis.aspx?id=1…


4. raccoglieremo in breve gli appunti sparsi per raggrupparli per competenze e inviarli agli assessori competenti.

grazie

 

 

 

Giunta, prima delibera: cancellata la variante del mattone!

 

PD Monza – News

revoca_delibera_varaiante_pgtE’ stato di parola il nuovo Sindaco, nella prima riunione di Giunta è stata revocata la delibera dellavariante del territorio, che conteneva i famosi 4 milioni di m.cubi di cemento per Monza.

Si torna così all’integrità del Piano Vigano del 2007. Il passaggio successivo sarà il voto in Consiglio Comunale, che sarà chiamato presto a ratificare questa importante scelta,

La precedente legislazione si era conclusa con il blocco della variante, grazie al grande lavoro dell’opposizione, ora la nuova legislazione si apre con questa bella notizia …

leggi tutto qui: http://www.pdmonza.org/pd-monza/2811-giunta-prima-delibera-cancellata-la-variante-del-mattone.html