Acqua: la posizione del Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza

E….. COSI’ I CONSIGLI COMUNALI E I CITTADINI
BRIANZOLI PERSERO LA LORO ACQUA.
Questo sembra sarà l’epilogo della triste storia dell’acqua
brianzola. Non bisogna essere sapiens, ma semplicemente homo,
per capire che al 31 dicembre l’affidamento a Brianzacque
decadrà e che le delibere di retrocessione e fusione sono solo
un’inutile sceneggiata. A dire il vero non così inutile, visto che
tutte queste manovre determineranno la distruzione di ALSI,
già azienda speciale, erede del Consorzio Alto Lambro nato negli anni ’30. Questo
deteminerà un punto di non ritorno che aprirà lo scenario del “per colpa del Comitato
ora dovremo andare in CAP Holding o fare la gara”. Quindi, per salvare privilegi e
poltrone hanno distrutto il sistema idrico brianzolo. Non è una manovra ideata di
recente (è stata denunciata più volte) che ora diventa realtà. Leggiamo, per esempio,
che la “congruità del rapporto di cambio” è stata redatta dal dr. Antonio Aldeghi,
commercialista di fiducia del vice-presidente di Cap Holding Franco De Angelis,
nonché, fino allo scorso esercizio, Presidente del Collegio Sindacale di Cap Holding.
Del resto, il direttore generale di Cap Holding, l’avvocato Michele Falcone, noto
delfino di Oronzo Raho, è stato Direttore di Idra e di Brianzacque per poi diventare
direttore generale di ATO Provincia di Milano. Mentre la dr.ssa Imparato, sorella del
commercialista di Brianzacque, nonchè attuale revisore dei conti di Cap Holding, è
attuale Direttore Generale dell’ATO Provincia di Milano. Insomma, un posticino
nell’ingranaggio c’è per tutti, compresi l’avvocato Filippo Carimati ed Enrico Boerci
(con consorte). Niente di male, s’intende, del resto sono i soliti noti che si
spartisticono il potere in Italia, in quello che viene chiamato capitalismo relazionale,
democrazia e”riformismo” tagliato a misura partitocratica. Con il risultato che il Paese
è allo sfascio e che la gran parte della popolazione precipita verso la povertà, mentre
si ampliano le diseguaglianze sociali. E per fortuna che al Governo vi è la sinistra, con
le sue Primarie da 2 €, visto che il finanziamento del partito di Letta è finito nelle
tasche di Lusi. Nessuno, invece, che alzi la schiena e porga l’orecchio ad ascoltare la
coscienza e la voce del popolo, sempre più inviperito contro la classe politica.
Ciò che veramente ha dell’incredibile è però come i consigli comunali non si accorgano
della trappola in cui sono finiti e votino compatti la retrocessione-fusione
Brianzacque, in salsa “Ruby è la nipote di Mubarak”. Così, Monza finirà per perdere
l’acqua, ora insieme a Como, e si ritroverà ad essere una controllata di Cap Holding.
Possibile che nessuno si vuole opporre a questi poteri forti? E’ così complesso sperare
in una realtà idrica brianzola che magari veda nel rapporto con Gelsia e ACSM-AGAM
una sinergia per lasciare in Brianza quello che è della Brianza? Possibile che la
partitocrazia si sia battuta per avere la Provincia e poi si faccia portare via l’acqua?
Dato che i maggiori partiti sono allo sbando chi muove le fila di tutto questo?
Se Idra Patrimonio ha dichiarato pubblicamente che non riuscirà a fare le
retrocessioni prima di questa primavera, e che in Gelsia non si pongono neppure il
problema, perchè tutta questa fretta di deliberare quando è certo che a fine anno ci
sarà la decadenza dell’affidamento del servizio al “gestore unico” brianzacque che non
ha mai avuto e non avrà per tempo (31 dicembre) i requisiti? Sono atti amministrativi
inutili e costosi che hanno il solo scopo di distruggere qualcosa (ALSI), attesa anche
l’inettitudine dimostrata a costruire qualcosa (Brianzacque azienda confusamente
organizzata). Non vi è l’urgenza di deliberare prima di Natale vista l’impossibilità di
raggiungere l’obiettivo, quindi tanto vale fermarsi e, a decadenza avvenuta, puntare
sulla ALSI quale legittimo affidatario.
Cari consiglieri brianzoli riflettete su quello che state facendo, si rischia di
buttare via cento anni di storia di aziende municipalizzate brianzole e di dover
dipendere da Milano.
P.S. Per chi non l’avesse ancora capito o non volesse crederci rivolgiamo un invito a
rifletttere sulle inaspettate dimissioni dell’ing. Enos Borrini da Presidente di Idra
Patrimonio. I più informati raccontano che tali dimissioni siano state rassegnate lo
scorso 4 dicembre per insanabili contrasti con il Consiglio di Amministrazione da lui
stesso presieduto. Il motivo dello scontro è emblematico: il Presidente voleva tentare
di far approvare all’Assemblea la scissione di Idra in due parti (brianzola e milanese)
per poi addivenire alla fusione in Brianzacque e in Cap, ma sarebbe stato boicottato
dagli altri membri del Consiglio. Bene, se questa non è la prova che tutto è stato
ordito al fine di distruggere ALSI per poi trovarsi nell’impossibilità di affidare il
servizio a una società brianzola e finire in CAP per diretta conseguenza che cos’è?
Certo, per capirlo bisogna però essere in buona fede!
Distinti saluti.
Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza
Monza 04 dicembre 2013

IN CONSIGLIO COMUNALE SULL’ACQUA PUBBLICA

da Biagio Catena Cardillo (Movimento 5 stelle)
“LUNEDI 16 DICEMBRE 2013 ORE 18:00 TUTTI IN CONSIGLIO COMUNALE A MONZA PER RIBADIRE CHE L’AFFIDAMENTO A BRIANZACQUE DEL CICLO IDRICO DELLA BRIANZA E’ ILLEGITTIMO E ILLEGALE.

ERA ILLEGITTIMO PRIMA, OGGI LO E’ ANCORA DI PIU’ PERCHE’ QUESTA AZIENDA E’ INVESTITA DA PESANTI INDAGINI GIUDIZIARIE. IL SINDACO E TUTTO IL CONSIGLIO COMUNALE DEVONO ESERCITARE LA LEGALITA’ SOSTANZIALE E NON DI FACCIATA.

RESPINGIAMO QUALSIASI TENTATIVO TESO A NASCONDERE LA VERITA’ E FAR PASSARE LA PESANTE SITUAZIONE COME ATTRIBUIBILE A RESPONSABILITA’ DI UN SOLO UOMO OGGI NON PIU’ AI VERTICI DI BRIANZACQUE.

LE RESPONSABILITA’ SONO GRAVI E COLLETTIVE, CI CHIEDIAMO DOVE ERANO I REVISORI DEI CONTI, DOVE ERANO TUTTI I COMPONENTI DEL C.D.A. CHE OGGI HANNO CAMBIATO POLTRONA E SONO GLI STESSI CHE VOGLIONO IMPORRE E PROSEGUIRE CON L’AFFIDAMENTO ILLEGITTIMO?

CHIEDIAMO AL SINDACO E AL CONSIGLIO COMUNALE DI RIFLETTERE SERIAMENTE E RIMANDARE OGNI DECISIONE DI RETROCESSINI DI QUOTE E ATTENDERE IL PROSIEGUO DELLE INDAGINI.

AUSPICHIAMO, PER ESEMPIO, CHE VENGANO IMMEDIATAMENTE AVVIATE LE OPERE PREVISTE DAL MASTER PLAN 2-5, ABBANDONANDO PRONTAMENTE L’ELABORAZIONE DI SOLUZIONI PROGETTUALI DIVERSE DA QUELLE PROSPETTATE IN SEDE DI GARA, CHE LEDONO PALESEMENTE I PRINCIPI DI LIBERA CONCORRENZA, NON DISCRIMINAZIONE E TRASPARENZA, SUI QUALI SI BASANO LE PROCEDURE PER GLI AFFIDAMENTI DI PUBBLICI CONTRATTI.
AUSPICHIAMO, ALTRESÌ, CHE VENGA FATTA CHIAREZZA SULLA TRANSAZIONE CHE BRIANZACQUE SOTTOSCRISSE CON L’IMPRESA SANGALLI NELL’ANNO 2009, SUL CONTRATTO RELATIVO ALLO SMALTIMENTO RIFIUTI PRESSO LA SOCIETÀ IDRA FANGHI, SUGLI INCARICHI AFFIDATI ALL’ING. BELOTTI (CHE AVEVA, CONTEMPORANEAMENTE, INCARICHI IN BRIANZACQUE E IN IDRA PATRIMONIO, SOCIO DI MAGGIORANZA DI BRIANZACQUE) E SULL’AFFIDAMENTO, DA PARTE DI BRIANZACQUE, DELL’APPALTO ALLA NEWLISI.
AUSPICHIAMO, ANCORA, CHE VENGA FATTA CHIAREZZA SULLE PRESUNTE IRREGOLARITÀ COMMESSE DA BRIANZACQUE NELLA RICHIESTA DI ASSEGNAZIONE DI FONDI A SEGUITO DEL DISASTRO AMBIENTALE PROVOCATO DALLA LOMBARDA PETROLI.
AUSPICHIAMO CHE VENGA FINALMENTE ABBANDONATO IL FOLLE PROGETTO E VENGA INTRAPRESA LA STRADA DELLA FUSIONE DELLE PATRIMONIALI E LA COSTRUZIONE DELLA AZIENDA SPECIALE.”

Barlassina – Vietato sprecare l’acqua potabile – Nasce il ‘pozzo senza fondo

 
Barlassina, 26 agosto 2013 – Per non sprecare l’acqua potabile il Comune ha messo a disposizione un pozzo per irrigare le aree verdi, orti, e giardini. Il l Pozzo di prima falda è stato realizzato a spese del Cap (Consorzio Acqua Potabile) in prossimità del cimitero. Il pozzo già in funzione serve per irrigare direttamente le aree verdi dello stesso  ma, con il prelevamento di una pompa con autobotti può essere utilizzato anche per bagnare aiuole e spazi comunali.

 
 

#Monza – #Beni Comuni:Le proposte dei Comuni Virtuosi

Le proposte dei Comuni Virtuosi per il nuovo Accordo ANCI-CONAIUn dossier dell’Associazione Comuni Virtuosi svela i conti del settore, e indica proposte che potrebbero portare rilevanti risorse eco…
 
 
 
 
 
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Brianzacque diventa gestore unico

 

Brianzacque diventa gestore unico. I Comuni firmano l’affidamento del servizio idrico per 20…

www.infonodo.org

Submitted by Izz on 01/07/2013UtilitiesBrianzaBrianzacqueAlsidi Monica Guzzi da il Giorno del 29/06VIA LIBERA dei sindaci a Brianzacque come gestore unico del servizio idrico. Mercoledì i primi cittadini hanno deliberato all’unanimità la 
 
 
 
e vedi anche dal sito del PD di Monza

DESIO: I GIORNI DELLA CIVETTA (4 GG SU AMBIENTE, BENI COMUNI, LEGALITA’)

 

http://www.mbnews.it/attualita/109-attualita/32215-desio-nei-giorni-della-civetta-visita-guidata-alla-cava-della-ndrangheta.html

 

MA SOPRATTUTTO VEDI QUI:

 

Vogliamo segnalare questa importante iniziativa che si svolgerà a Desio da giovedì 13 a domenica 16 Giugno 2013 presso il Bosco Mariani in via Molinara.

 

L’iniziativa – “I giorni della civetta” – è organizzata da un insieme di associazioni brianzole che si occupano di ambiente, territorio, legalità e salute.

 

Confidiamo in una larga partecipazione.

 

PRC – Brianza

 

 altre notizie su:

 

www.facebook.com/groups/comitatobenicomuni/
www.brianzapopolare.it/
www.brianzantimafia.blogspot.com/

 

I giorni della civetta

 

PROGRAMMA

 

GIOVEDI’ 13 GIUGNO, DALLE ORE 17.00-19.00
Presentazione libro  “Il sistema corruzione” (come rubano i nostri soldi e perché dobbiamo dire basta); saranno presenti i due autori: Piero di Caterina e Laura Marinaro. Modera: Alessandro Crisafulli giornalista de  “Il  Giorno”.

 

GIOVEDI’ 13 GIUGNO DALLE ORE 21.00 ALLE 23.30
Riunione plenaria coordinamento regionale Rifiuti Zero: il punto sulla raccolta firme, rapporto con gli enti locali e distribuzione materiali per  proseguire con la campagna.

 

VENERDI’ 14 GIUGNO, DALLE ORE 17.00 ALLE 20.00
Incontro con gli eletti brianzoli: in regione, al parlamento e al senato, per discutere come rilanciare la Brianza, impedire le opere inutili, ciclo dell’acqua, ciclo dei rifiuti, piano straordinario per la bonifiche delle cave dei veleni; in primo luogo la cava della ‘ndrangheta di via Molinara e le altre 276  presenti in Brianza, condurranno l’incontro Marco Fumagalli, Marco Fraceti e Biagio Catena Cardillo.

 

VENERDI’ 14 GIUGNO, DALLE ORE 21.00 ALLE 23.00
Presentazione del progetto: risparmio energetico, energie rinnovabili, riqualificazione energetica degli edifici civili, industriali e commerciali a cura di Casa Clima.

 

SABATO 15 GIUGNO,  DALLE ORE 9.30 ALLE 17.OO
La mobilità insostenibile in Lombardia e in Brianza:
Proposte per riprogettare la mobilità delle persone e delle merci, ne parliamo: con Dario Ballotta – Andrea Poggio – Marco Fraceti – Maurizio Bertinelli – Massimo Gatti – Paolo Conte – Davide Biggi.

 

SABATO  15 GIUGNO, DALLE ORE 16.00 FINO ALLE 20.00
Giocoleria per bambini.

 

SABATO 15 GIUGNO DALLE ORE 17.00
Visita guidata presso la cava dei veleni  di via Molinara.

 

SABATO 15 GIUGNO, DALLE ORE 20.30: CONCERTO DEI DAMATRA’

 

DOMENICA 16 GIUGNO, DALLE ORE 9.30 ALLE 12.30
Un’altra politica è possibile incontro per introdurre pratiche amministrative e produttive virtuose: rilancio dell’agricoltura – degli orti urbani – introduzione della filiera della canapa come modello alternativo alla chimica: saranno presenti Associazione Assocanapa – Marco Boschini Associazione Comuni Virtuosi.

 

DOMENICA 16 GIUGNO, DALLE ORE 16.00
Insieme a Stefano Pergolino, proprietario della panetteria – pasticceria di desio  ci aiuterà  a condurre il laboratorio per imparare ad auto produrre il pane della consapevolezza.

 

DOMENICA 16 GIUGNO, DALLE ORE 16.00
Insieme a Marco Maroni: laboratorio come  prodursi il compost.

 

DOMENICA 16 GIUGNO DALLE ORE17.00 ALLE ORE 20.30
Rifiuti  zero il futuro della Lombardia e della Brianza senza discariche e inceneritori  con una gestione del ciclo dei rifiuti pubblica, trasparente ed efficiente: ne parliamo con Enzo Favoino, Gianmarco Corbetta, Corrado Fossati.

 

DOMENICA 16 GIUGNO DALLE 21.30
Proiezione del film, “Il giorno della civetta” tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia, diretto da Damiano Damiani; interpreti Claudia Cardinale e Franco Nero. (Dopo la proiezione dibattito e scambio di pareri sull’attualità di questo film prodotto nel 1969).

 

DURANTE I QUATTRO GIORNI FUNZIONERNNO: BAR, CUCINA CON PRODOTTI A KM ZERO, EROGATORE DELL’ACQUA(FRIZZANTE, FRESCA E NATURALE), MOSTRE, LIBRERIE, STAND DELL’USO E RIUSO,  STAND CON ALCUNI MATRIALI DERIVATI DALLA CANAPA, LABORATORIO PER BAMBINI E ADULTI (COME RISCOPRIRE E PRODURSI IL PANE DELLA COSAPEVOLEZZA), LABORATORIO PER ADULTI E BAMBINI (COME PRODURSI IL COMPOST).

 

GLI ADERENTI E I PROMOTORI DELLA FESTA:

 

I giorni della civetta

Le case dell’acqua in Brianza?

 
Dopo la pubblicazione del post relativo alla vicenda della casa dell’acqua a Seregno abbiamo ricevuto il sottastante intervento di Biagio Catena Cardillo, referente Comitato Beni Comuni di MB, che …

Una buona idea: le case dell’acqua nei parchi di Milano

Il Comune di Milano sta cercando di diffondere sempre più la ‘sua’ acqua municipale e così da qualche giorno, nei parchi della città è possibile utilizzare delle “case dell’acqua”.Si tratta di mode..

 

 

 

 

 

 

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ACQUA DEL SINDACO

… alla salute!

A Fa’ la cosa giusta!

http://falacosagiusta.terre.it/

cerca i “punti acqua” di CAP: si beve rigorosamente acqua “del sindaco”, erogata e garantita da Metropolitana Milanese.  E siccome l’acqua è di tutti, ma lo spreco non va bene in nessun caso, ti inviteremo a conservare il tuo bicchiere, e a fare una donazione ad un progetto del PIME per chi l’acqua non ce l’ha: “un pozzo per Zanyao”.

 

 

L’Autorità garante sulla Concorrenza e Mercato apre una nuova istruttoria sul servizio idrico integrato della Brianza

Riceviamo e pubblichiamo la sottostante lettera che il Comitato Beni Comuni MB ha indirizzato ai Sindaci,  alle aziende patrimoniali e ai lavoratori del del ciclo idrico della Brianza.RIAPERTA…
 
 
 
 
 
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Il Comitato Beni Comuni MB chiede al Prefetto di revocare l’affidamento della gestione unica dell’acqua a Brianzacque

Il Comitato Beni Comuni MB chiede un intervento diretto del Prefetto al fine di far revocare l’affidamento alla società Brianzacque s.r.l. inerente la gestione unica del servizio idrico integrato,…
 
 
 
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IL COMITATO BENI COMUNI MONZA E BRIANZA SULL’OPERATO DELLA GIUNTA

 
 
 
LA FANTASTICA TROVATA DEL SINDACO SCANAGATTI DI SPOSTARE IL DEPURATORE E USARE LA PICCOLA TATTICA DELLE “MICRO” CEMENTIFICAZIONI”, MENTRE LA CITTA’ E’ SOFFOCATA PER ECCESSIVO TRAFFICO E INQUINAMENTO E PERVASA DAI RIFIUTI ABBANDONATI NELLE PERIFERIE, PER INGANNARE I MONZESI E I SUOI ELETTORI CHE CREDEVANO NELLA RINASCITA DELLA TERZA CITTA’ PIU’ IMPORTANTE DELLA LOMBARDIA

Il Comitato beni Comuni di Monza e Brianza esprime la sua più seria preoccupazione sull’attività dell’attuale giunta di sinistra di Monza, guidata dal sindaco Scanagatti.
A fronte di una campagna elettorale vissuta sulla contrapposizione al tentativo, forse più apparente che reale, di seppellire la città sotto una colata di 4 milioni di mc di cemento da parte della giunta Mariani, oggi sembra che nulla sia cambiato nel modo di governare. E’ vero, i numeri sono diversi, ma quello che la giunta Scanagatti ha fatto nei primi 6 mesi di governo, forse, non lo aveva fatto nemmeno la precedente giunta.

Quel che è peggio, però, è il modo in cui vengono giustificati e mascherati questi interventi.

Mentre si assisteva a un serrato dibattito con i comitati ambientalisti sull’affare Esselunga, infatti, sono stati approvati dei piani attuativi in rapida successione entro il termine della scadenza del PGT Faglia/Viganò che non sono da meno: intervento di edificazione residenziale sulle aree in gran parte verdi di via Cantalupo/via Nievo con riduzione da 200 m a 50 m della fascia di rispetto verso il cimitero, intervento edilizio sull’area verde di proprietà Aruba tra viale Sicilia e via Adda, edificazione residenziale al posto del centro sportivo Ugo Forti in via Lissoni/Sant’Andrea, realizzazione di un nuovo quartiere prevalentemente a destinazione residenziale nell’area ex-Colombo di piazzale Virgilio,arrivando a circa un milione di mc di realizzazione: cosa dire in soli sei mesi è un record, figuriamoci nei prossimi 4 anni rimanenti.

Tutto questo è stato realizzato a dicembre senza il coinvolgimento dei cittadini e anche in spregio alle normative vigenti, come nel caso Esselunga.

Cos’è cambiato allora rispetto all’esperienza devastante e deprimente della giunta Mariani? Perché tutta questa fretta? Quando si vuole decidere che non possiamo spingerci ancora di più oltre la soglia di sostenibilità delle decisioni prese? Dobbiamo fermarci, dovete fermarvi! Bisogna aprire un confronto serio e partecipato su come vogliamo ricostruire questa città. Bisogna aprire ai cittadini e avviare un grande dibattito e confronto su un piano che non sia solo quello urbanistico, ma che coinvolga la mobilità, le attività economiche e gli spazi di socialità.

Quello che vediamo, invece, è il solito modo di fare politica: nessun piano globale, nessuna partecipazione, mezze frasi buttate lì in consiglio o alla stampa, nessun obiettivo concreto e misurabile.

Perché non viene fatto un censimento delle aree dismesse? Perché non viene fatto un censimento degli appartamenti sfitti e invenduti? Senza questi dati non è possibile fare alcuna programmazione seria sul territorio!

Che significato ha la proposta del sindaco di spostare il depuratore? Come noto, esiste un progetto milionario (63 milioni di euro), denominato Master Plan, già avviato, che riguarda proprio la soluzione degli annosi problemi igienico-ambientali dell’impianto: come pensa di risolvere il danno erariale che si prospetta a seguito di una decisione del genere? Quali interessi nasconde un’uscita così avventata? Come mai stiamo assistendo a una strana rincorsa alla compravendita dei terreni nei pressi del depuratore stesso?
Negli ultimi tre anni l’Alsi ha speso oltre 10 milioni di euro per rinnovare tecnologicamente l’impianto. Inoltre, la gara di appalto di questo progetto è stata esperita, con l’inevitabile ricorso, e chi ne sa di un po’ di appalti, i ricorsi sono spesso automatici anche per cifre inferiori al succulento su indicato progetto milionario. Il sindaco, quale esperto di amministrazione, dovrebbe sapere che spostare parte dell’impianto equivale a inficiare la gara già aggiudicata, e tale annullamento presuppone gravi conseguenze per la comunità brianzola:
1) chi ha vinto la gara potrà pretendere il pagamento di una penale che potrebbe aggirarsi intorno al 6/8 milioni di euro
2) occorrerà riprogettare di sana pianta il tutto, compreso l’inizio della varie procedure per la VAS, i permessi regionali, provinciali, locali, etc…
3) si avrà un costo per l’acquisto dei terreni per ospitare la collocazione del sito
4) passerebbero almeno 7/9 anni e altri 7/10 per costruire il nuovo impianto; ci troveremmo con il “nuovo” depuratore tra 15/20 anni, con il raddoppio dei costi per la collettività

Che significato ha la decisione di un mega centro di cottura nella scuola Citterio quando invece la richiesta dei cittadini e dei genitori era solo quella di una manutenzione delle nostre scuole? Non è anche questa una decisione che deve passare attraverso una partecipazione? Oppure si vuole fare un favore al solito partner industriale di turno.

Che significato ha riprendere un progetto di un forno crematorio, già bocciato per evidenti problemi di natura ambientale, mettendolo già nelle opere del 2013?

Perché alcune operazioni non vengono discusse seriamente nemmeno in consiglio comunale (vendita di beni di pregio del comune, operazioni sottobanco tipo area ex-macello, etc…)?

Perché non c’è una chiara presa di posizione sulla gestione dell’autodromo e delle attività connesse? La recente affermazione della attuale amministrazione secondo cui il distributore non va bene nel parco ma andrebbe bene all’interno dell’autodromo è una presa in giro degli elettori. Andate a vedere se in Germania, in Francia, in Inghilterra, in Austria o altrove dove volete ci sono stati dei pazzi che hanno rovinato un patrimonio così prezioso come un parco storico con castelli e residenze per costruirci dentro un autodromo o altre amenità simili. Il parco di Monza è un bene culturale italiano e un bene comune. Sarebbe utile sapere quali saranno i programmi delle attività una volta ultimati i restauri conservativi della parte centrale della villa reale tuttora in corso

A proposito di Beni Comuni, perché non viene informata la cittadinanza e non viene presa posizione chiara su due problemi fondamentali quali il Servizio Idrico Integrato e la gestione dei rifiuti in Brianza? Come mai il sindaco ha votato a favore di una deroga a Brianzacque per la concessione del servizio idrico nonostante evidenti prove di illegittimità nel percorso ostinatamente seguito dalla provincia e dall’assessore Sala?
Come mai, in un momento di spending review e di richiesta di sacrifici ai cittadini, viene aumentato il budget per la gestione dei rifiuti, per altro già il più alto della Brianza, senza un impegno preciso degli operatori (privati) a rispondere alle direttive europee di incremento della raccolta differenziata, del riuso del riciclo e, soprattutto della riduzione a monte? Perché non puntare invece a una seria riduzione dei costi eliminando costosi CDA e accorpando in un unico soggetto pubblico le due gestioni?

Quali altre sorprese i monzesi dovranno attendersi da questa giunta appena nata?
Quali altri conigli spunteranno dal cilindro di costoro?

Quali accordi trasversali e sotterranei ci sono con la vecchia compagine amministrativa, che al di là delle manfrine in consiglio comunale, lascia passare tutto quello che è proposto dall’attuale giunta. È chiaro anche ai non vedenti che il programma odierno è identico a quello della giunta Mariani; in altre parole: affari per le caste che hanno distrutto il territorio?

Che fare per interrompere questa spirale?

Prima di tutto, bisogna ispirarsi alle promesse elettorali e rimettere in discussione le operazioni condotte fino a questo momento, invitando il Consiglio Comunale e la giunta a volere bene alla propria Città e contestualmente dotarsi di un orizzonte progettuale innovativo e strategico sia per la Città ma anche per tutto il territorio.

Anziché continuare con la prassi della cementificazione e dello sperpero di denaro pubblico, gli assessori preposti, Colombo e Marrazzo, che si vantano di essere ecologisti e pronti a comiziare in ogni luogo queste loro ”virtù”, si fermino un attimo e suggeriscano al loro sindaco strade diverse e innovative rispetto al film già visto da oramai un ventennio.

Da subito chiediamo:

1) il blocco di qualsiasi ipotesi di consumo del suolo; avviando un percorso di progetto globale con l’elaborazione del piano Smart Cites, con il quale affrontare tutta la pianificazione del territorio, dell’urbanistica, della viabilità, del sistema dei trasporti di merci e delle persone, dell’energia, avviare la strategia di rifiuti zero, delle comunicazioni, internet, banda larga; il recupero delle aree dismesse, una visone d’insieme anche sul verde pubblico inteso anche come agricoltura urbana e la pratica degli orti per tutti.

2) il blocco dello spostamento del depuratore per evitare successivo consumo del suolo e sprecare immense risorse economiche, il completamento del progetto Master Plan, la riqualificazione dell’area ex Bottini. Quest’ultima situazione, mai chiarita, pone inquietanti sospetti che sembrano non riguardare il Sindaco Scanagatti e la sua giunta. Nell’area ex-Bottini c’era la Sezione Trattamento Rifiuti Speciali (Impianto Bottini), dove erano portate circa 60.000 tonnellate di rifiuti speciali liquidi all’anno per essere trattati. Quest’area fu chiusa con una vera operazione di marketing e di pubblicità ingannevole nei confronti degli abitanti del quartiere San Rocco, in quando fu venduta, per volere della giunta Mariani con l’assenso dell’intero consiglio comunale di allora e dall’Assessore provinciale Sala, come se generasse lei tutto l’inquinamento in quella zona. A due anni e mezzo dalla chiusura dell’impianto, l’area è stata bonificata? Esiste un progetto per riconvertirla e utilizzarla? I monzesi e i Cittadini della Brianza sanno dove vanno a finire le 60.000 tonnellate di rifiuti speciali liquidi? La giunta di Monza e quella Provinciale hanno per caso scritto alla città e a tutti i brianzoli, dove finiscono questi rifiuti speciali e come sono trasportati?

3) Identico discorso vale per il mega costruzione adiacente al cimitero, bloccare questa ipotesi, analizzare, attraverso un’indagine seria, la quantità di appartamenti invenduti e sfitti e porre le basi per acquistare tali appartamenti;

4) il blocco della costruzione del forno crematorio, in quanto per le esigenze attuali e future ci si può avvalere delle strutture di Desio e Cinisello, salvo che nei progetti degli Assessori Colombo e Marrazzo non sia abbia in mente di mettere in atto la trama di un vecchio film di fantascienza uscito tanti anni fa, in cui le persone superati gli anni “previsti per legge”, ci pare che fossero sessanta anni compiuti, superato i quali le persone interessate obbligatoriamente dovevano farsi cremare? Quindi per cortesia, utilizziamo queste risorse per altro per effettuare una manutenzione straordinaria nelle scuole;

5)) Centro cottura pasti, anche qui aldilà della retorica della qualità del cibo e il ritorno alle tradizioni di cucina buona ed ecologica, il centro di cottura è l’antitesi di tale vocazione: chi si vorrà favorire con quest’operazione: la Cir, o le altre concorrenti. Basta un poco di buon senso e riscoprire le vecchie cucine che erano in tutti gli istituti e quindi rimetterli in funzione;

6) Affare Esselunga: bloccare la sua realizzazione, è un bluff poiché in quell’area sarà costruito un ipermercato.

7) Rifiuti abbandonati nelle periferie: chiediamo alla giunta Scanagatti, di intervenire urgentemente e in modo organico e attivi i suoi uffici per rimuovere la situazione dei rifiuti abbandonati nelle periferie, alcuni dei quali si ritiene che siano tossici, poiché emergono i famigerati eternit abbandonati e altre specie. Che la giunta, sanzioni duramente il detentore dell’appalto (Sangalli), in quanto non assolve ai suoi doveri di raccogliere i rifiuti abbandonati: il nostro servizio fotografico testimonia tale scempio.

Pertanto, si rivolge un appello agli uomini e alle donne di buona volontà impegnati in consiglio comunale, nonché a tutti i comitati e la società civile di Monza e del territorio: organizziamoci per contrastare questa deriva, organizziamoci e sviluppiamo un lavoro comune per farci ascoltare dalla politica, mettendo in atto tutti gli strumenti, di protesta, di lotta per invertire la rotta intrapresa dal Sindaco Scanagatti e dalla sua giunta.

Inoltre si propone di indire una serie di consigli comunali aperti per mettere in atto momenti di partecipazione democratica e di favorire dibattiti tematici come sviluppare la città coerentemente legato agli impegni presi con i cittadini e gli elettori che hanno permesso di cambiare amministrazione comunale.

Comitato Beni Comuni MB Monza 18 gennaio 2013

http://www.facebook.com/ComitatoBeniComuniMonzaEBrianza http://www.facebook.com/groups/comitatobenicomuni/
benicomunimb@gmail.com
https://groups.google.com/forum/?hl=it&fromgroups#!members/benicomunimb — con Roberto Scanagatti.

 
 
 
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da “COMITATO BENI COMUNI MONZA E BRIANZA”

IERI 27 DICEMBRE 2012 SI E’ SVOLTA L’ASSEMBLEA DEI SINDACI DELLA BRIANZA, CONVOCATA DI TUTTA FRETTA DALL’ASSESSORE SALA PER DELIBERARE L’ULTERIORE PROROGA DI SEI MESI DI AFFIDAMENTO ILLEGITTIMO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DELLA BRIANZA A BRIANZACQUE. SU 55 SINDACI ERANO PRESENTI 32, I QUALI HANNO PERMESSO DI RAGGIUNGERE LA MAGGIORANZA E VOTARE LA PROROGA, IN SPREGIO ALLE NORME E AL PRONUNCIAMENTO DELL’AUTORITA’ GARANTE: CHE ORMAI SONO CHIARI E CHE SONO BEN RIASSUNTI NELLA CITATA NOTA DELL’AGCM (“L’AFFIDAMENTO IN HOUSE A BRIANZACQUE È AVVENUTO IN ASSENZA DEI NECESSARI REQUISITI PER TALE FORMA DI AFFIDAMENTO”, “QUESTI ULTIMI, INFATTI, DEVONO LOGICAMENTE ESSERE INTEGRATI DALLA SOCIETÀ A CIÒ INDIVIDUATA, AL MOMENTO STESSO IN CUI LE VIENE CONFERITO L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO SENZA CHE IL POSSESSO INTEGRALE DEGLI STESSI POSSA ESSERE RIMANDATO AD UN MOMENTO SUCCESSIVO NEL TEMPO.”) CHE, IN PAROLE POVERE, SIGNIFICA: L’AFFIDAMENTO A BRIANZACQUE È ILLEGIT…TIMO E NON POTRÀ MAI ESSERE REGOLARIZZATO!.

LA QUESTIONE E’ DOPPIAMENTE SCONCERTANTE IN QUANTO I SINDACI, PUR INFORMATI DI QUESTE ILLEGITTIMITA’, SI SONO MOSSI NEL SOLCO DEGLI ORDINI DI SCUDERIA PROVENIENTI DALLE SEGRETERIE PROVINCIALI DEI PARTITI(PDL-PD- LEGA NORD), INOLTRE NESSUNO DEI SINDACI PRESENTI SI E’ POSTO L’ATROCE DUBBIO IN MERITO ALLE NOTIZIE APPARSE SU IL PRESIDENTE DI BRIANZACQUE CIRCA CONSULENZE MILIONARIE E ALTRO, LE CUI NOTIZIE SONO RIPORTATE IN QUESTO LINK.
DI FRONTE A TUTTO QUESTO NON SI PUO’ CHE DIRE: VERGOGNA!!!

IN OGNI CASO, AL FINE DI SCONFIGGERE IL FANGO CHE SI ACCUMULA SEMPRE DI PIU’ NELLA GESTIONE DEI SERVIZI DI PUBBLICA UTILITA’ BRIANZOLI,GARANTIAMO CHE TUTTI I PROVVEDIMENTI ILLEGITTIMI PRODOTTI SARANNO PORTATI ALL’ATTENZIONE DELLE COMPETENTI AUTORITA’.