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http://www.mbnews.it/2014/01/una-convocazione-urgente-dellosservatorio-ambientale/
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Sono bastati poco meno di 450 metri di pista ciclabile per risolvere buona parte dei problemi viabilistici di Sant’Albino, il popoloso rione separato dal resto della città da viale delle Industrie e dalla rotonda killer di via Salvadori. Poco meno di mezzo chiometro d’asfalto che il quartiere attende da anni e che la giunta ha autorizzato con una delibera appena adottata. La pista ciclabile dovrebbe collegare via Adda a via Salvadori.
Lo stanziamento complessivo è di 200 mila euro e i lavori dovrebbero iniziare entro il primo semestre del 2014. Il quartiere era tempo che attendeva un provvedimento analogo. A causa di viale delle Industrie, una delle strade più trafficate di Monza, e della rotonda, sempre intasata di auto e furgoni, per i residenti, in modo particolare per pedoni e ciclisti, raggiungere il centro città era diventata una vera e propria impresa. Grazie alla nuova pista ciclabile il collegamento dovrebbe essere agevolato e soprattutto dovrebbe essere reso più sicuro rispetto al costante passaggio di auto.
L’intervento fa parte di un progetto più ampio che prevede la completa riqualificazione viabilistica della zona. In particolare, l’amministrazione ha messo in cantiere la realizzazione di una passerella ciclo pedonale e anche di un sottovaso all’altezza del complesso sportivo Pia Grande.
27 novembre 2013
“Il Collegio dei revisori dei conti del Comune di Monza ha chiesto che in sede di approvazione dell’assestamento al bilancio di previsione 2013, in discussione in Consiglio comunale venga inserito un accantonamento prudenziale per eventualmente far fronte al debito con la Provincia di Monza sul trasporto pubblico locale.
L’accantonamento sarà congruo e proposto con un emendamento del Sindaco.
La cifra del debito non è comunque ancora certa, perché il Tar ha detto che la Provincia ha diritto al pagamento senza però stabilirne l’importo. Ricordiamo anche che contro il giudizio del Tar il Comune ha deciso di fare ricorso al Consiglio di Stato”.