La Corte Costituzionale per l’acqua pubblica

sabato 21 luglio 2012


 
   
   
Grande vittoria dei movimenti, la Corte Costituzionale fa saltare le privatizzazioni di acqua e servizi pubblici locali
Oggi, 20 Luglio, la Corte Costituzionale restituisce la voce ai cittadini italiani e la democrazia al nostro Paese. Lo fa dichiarando incostituzionale, quindi inammissibile, l’articolo 4 del decreto legge 138 del 13 Agosto 2011, con il quale, il Governo Berlusconi, calpestava il risultato referendario e rintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Questa sentenza blocca anche tutte le modificazioni successive, compresa quelle del Governo Monti. La sentenza esplicita chiaramente il vincolo referendario infranto con l’articolo 4 e dichiara che la legge approvata dal Governo Berlusconi violava l’articolo 75 della Costituzione. Viene confermato quello che sostenemmo un anno fa, cioè come quel provvedimento reintroducesse la privatizzazione dei servizi pubblici e calpestasse la volontà dei cittadini. La sentenza ribadisce con forza la volontà popolare espressa il 12 e 13 giugno 2011 e rappresenta un monito al Governo Monti e a tutti i poteri forti che speculano sui beni comuni. Dopo la straordinaria vittoria referendaria costruita dal basso, oggi è chiarito una volta per tutte che deve deve essere rispettato quello che hanno scelto 27 milioni di italiani: l’acqua e i servizi pubblici devono essere pubblici.

Si scrive acqua, si legge democrazia!    

Luca Faenzi
Ufficio Stampa Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

Privatizzazioni, lo stop della Consulta

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Privatizzazioni, lo stop della Consulta. Cancellata la norma sui servizi pubblici locali: ignorava il referendum sull’acqua

Submitted by Izz on 21/07/2012 

di Antonella Baccaro da il Corriere della sera

ROMA — Scacco matto alle privatizzazioni dei servizi pubblici locali. La Corte Costituzionale ieri, accogliendo il ricorso di sei Regioni, ha cancellato in un sol colpo tutta la normativa, varata dal governo Berlusconi, che apriva il mercato dei servizi pubblici (tranne quello dell’acqua) alla concorrenza imponendone in qualche modo la privatizzazione. Secondo la Consulta, il difetto di queste regole, che erano contenute nella Finanziaria-bis del 2011, sta nel fatto che esse riproducono la medesima ratio di quelle che il referendum del giugno 2011 aveva cancellato, note con il nome di «legge Ronchi » e risalenti al 2009. La violazione dell’articolo 75 della Costituzione, che vieta di riproporre norme cassate dalla volontà popolare, riporta ora indietro l’orologio normativo di circa 15 anni, a prima della legge Ronchi. Esultano le Regioni, a partire dalla Puglia di Nichi Vendola, prima firmataria del ricorso. Per capire cosa è successo bisogna premettere che la normativa comunitaria consente agli enti locali di gestire direttamente i servizi pubblici ponendo come unica condizione che il capitale della società cui li affida (società in house) sia totalmente pubblico.


leggi tutto qui: http://www.infonodo.org/node/33449

Riordino delle Province: si salvano Milano, Pavia Bergamo e Brescia

 

Approvati i criteri dal Consiglio dei Ministri

 

Lecco, Lodi, Como, Monza Brianza, Mantova, Cremona, Sondrio e Varese dovrebbero essere accorpate. Milano sarà città metropolitana 
 

 
Il presidente del Consiglio Mario Monti (Ansa)
Il presidente del Consiglio Mario Monti (Ansa)

Milano, 20 luglio 2012 – Almeno 350mila abitanti e almeno 2.500 chilometri quadrati di superfice. Solo le Province che rispetteranno questi due requisiti si salveranno dalla scure della spending review. E’ quanto ha stabilito il Consiglio dei Ministri, che oggi ha varato la delibera sui criteri del taglio. Eliminate anche le 10 province corrispondenti alle aree metropolitane, come le province di Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze.

 

leggi tutto qui: http://www.ilgiorno.it/cronaca/2012/07/20/746810-province-eliminazione-lombardia-accomparmenti.shtml

Cattaneo: puntiamo al 10 per cento di cittadini ciclisti – FOTO E VIDEO


L'assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo
L’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo

20 luglio 2012 

(Ln – Milano) Portare il 10 per cento della popolazione lombarda nel giro di 3-5 anni a usare la bicicletta come principale mezzo di trasporto, a fronte della percentuale odierna, pari al 3,5 per cento. E’ questo l’obiettivo del Piano regionale della mobilità ciclistica, la cui bozza è stata presentata in piazza Lombardia dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo. Al suo fianco la responsabile della Federazione italiana amici della bici (Fiab) Lombardia, Giulietta Pagliaccio, l’assessore regionale allo Sport e Giovani Luciana Ruffinelli e diversi consiglieri regionali e assessori provinciali.

 

leggi tutto qui: http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=News&childpagename=Regione%2FDetail&cid=1213540270791&p=1194454760265&packedargs=locale%3D1194453881584&pagename=RGNWrapper

Provincia di Monza Brianza sacrificata sull’altare dei costi della politica

La Provincia di Monza non c’è più. Dopo più di tre anni, le prime elezioni provinciali risalgono all’estate del 2009, l’autonomia brianzola finisce scarificata sull’altare della crisi economica e della necessità di contenere i …
 
 
MONZA  – “Da un governo tecnico ci si aspettava un’operazione puntigliosa e accurata, fatta con la precisione di un bisturi e non con l’approssimazione di una sciabola. L’intervento fatto in questo modo rischia di…
MONZA – La notizia era nell’aria: la Provincia di Monza rischia di saltare, e questa volta rischia di essere quella definitiva.  A poco più di tre anni dalla nascita, potrebbe essee Monti a scrivere la parola “…

Domani sciopero mezzi: possibili disagi 14 -18 per chi viaggia

MONZA – Sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, dalle 14 alle 18 di domani, venerdì 20 luglio.  treni regionali e suburbani Trenord in circolazione sulla rete Ferrovienord e nel Passante milanese potranno…

“La Giunta è poco rosa?” Scanagatti non ci sta

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Il sindaco risponde alle critiche dell’associazione Midatt: “Su 9 assessori 3 sono donne e ricoprono ruoli di peso. Sono state scelte per le loro competenze”

 

“La Giunta è poco rosa?” Scanagatti non ci sta

 

 

Il sindaco risponde alle critiche dell’associazione Midatt: “Su 9 assessori 3 sono donne e ricoprono ruoli di peso. Sono state scelte per le loro competenze”

 
Il sindaco di Monza Roberto Scanagatti (Radaelli)
Il sindaco di Monza Roberto Scanagatti (Radaelli)

Monza, 17 luglio 2012 – Di donne nella giunta comunale di Monza ce ne sono tre. “Su questo tema non accettiamo lezioni odiffide”. Il sindaco di Monza Roberto Scanagatti non accetta le critiche erisponde all’iniziativa dell’associazione Midatt (Movimento italiano donne attive in politica), che ieri ha denunciato l’assenza di donne nelle giunte di alcune città tra cui la sua città. 

leggi tutto qui: http://www.ilgiorno.it/monza/politica/2012/07/17/745344-Monza-consiglio-comunale-giunta-donne-sindaco-midatt.shtml