PUZZA DI BRUCIATO SU IMPIANTO RIFIUTI SPECIALI VICINO A S.ALBINO/S.DAMIANO

Giorgio Majoli ci segnala questo articolo:

da http://www.infonodo.org/node/36472

Monza – Impianto di autodemolizioni contestato. Fu Antonicelli a dare l’ok del Comune

 

di Martino Agostoni da il Giorno

Iniziano ad affiorare le responsabilità politiche, e forse non solo quelle, sul caso della costruzione di un nuovo autodemolitore lungo viale dell’Industrie, su un’area verde a destinazione agricola. I terreni verso San Damiano, su cui da più di un mese si sta già sbancando la terra, sono di proprietà del Comune e, nel 2011, a dare parere favorevole in municipio per procedere in conflitto con il Pgt vigente fu Giovanni Antonicelli, allora assessore all’Ambiente, ma oggi conosciuto soprattutto per essere stato arrestato il mese scorso nel corso dell’indagine Briantenopea sulla Camorra a Monza.

In Municipio si stanno aprendo tutti i cassetti per cercare le carte che permettano di ricostruire la vicenda che ha portato lo scorso febbraio l’impresa Cem Centro Ecologico Monza srl ad avviare dei lavori da 600mila euro per realizzare nell’arco di 3 anni (secondo il tempo dichiarato per l’attività del cantiere) un impianto di recupero dei rifiuti speciali non pericolosi e un centro di raccolta e trattamento di veicoli fuori uso, su un terreno pubblico e in contraddizione con la pianificazione urbanistica della città. Finora le principali responsabilità amministrative portavano alla Provincia di Monza e Brianza, l’ente locale con competenza sul territorio in materia di rifiuti che a ottobre 2011 e poi a febbraio 2013 ha rilasciato le autorizzazioni al nuovo impianto. Ma, trattandosi di strutture da realizzare su aree comunali e in deroga alle norme urbanistiche vigenti, deve esserci stato anche qualche passaggio nel Palazzo di piazza Trento e Trieste. E dalla ricerca fatta scattare la scorsa settimana nei vari uffici comunali dall’assessore al Territorio, Claudio Colombo, è emerso ieri che l’autorizzazione provinciale è dovuta passare da una conferenza dei servizi a cui, in rappresentanza del Comune, partecipò l’allora assessore all’Ambiente Antonicelli. Inoltre, dalle carte trovate ieri, risulta pure che nonostante gli uffici comunali avessero rilevato il conflitto con il Pgt, Antonicelli diede comunque parere favorevole.

Ma in Piazza Trento si stanno cercando ancora altri documenti e, in particolare, quelli che hanno permesso che l’area comunale in questione venisse affidata a una società privata. Si cerca quindi una concessione oppure un contratto d’affitto, ma comunque un atto amministrativo che dia disposizioni sull’affidamento dell’area pubblica a Cem Centro Ecologico Monza srl, titolare del futuro autodemolitore: si tratta di documento che può aver rilasciato la precedente Giunta con una delibera oppure l’assessorato al Patrimonio di cui, anche in questo caso, la delega era di Giovanni Antonicelli. In ogni caso un atto deciso da un organo politico, e non tecnico, del municipio.


«Chiederemo un moratoria alla Provincia»
di Martino Agostoni da il Giorno

IL COMUNE cerca di bloccare la costruzione del nuovo autodemolitore di viale delle Industrie. Ma ha le armi spuntate. Con le autorizzazioni al nuovo impianto di recupero di rifiuti rilasciate dalla Provincia di Monza e Brianza, il municipio non può intervenire direttamente ma «chiedere una moratoria alla Provincia – dice Claudio Colombo, assessore al Territorio – in merito a questo tipo di impianti, in attesa che ci sia il nuovo piano dei rifiuti del territorio. Il numero di questi autodemolitori a Monza mi sembra già consistente e, se la Provincia valuta che ne sia necessario un altro, vogliamo sapere se non si possa distribuire su altre parti del territorio brianzolo».
L’assessore Colombo invierà una lettera al presidente brianzolo Dario Allevi e all’assessore provinciale di competenza, ma assieme alla moratoria sugli impianti, verrà portata avanti anche la richiesta di chiarimenti sui due permessi rilasciati dalla Provincia in deroga al Pgt monzese. 


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Mi pare che la cosa sia piuttosto grave!

—-Messaggio originale—-
Da: giorgio majoli
Ogg: Rif: R: San Damiano

Leggo ora su Infonodo questa notizia sulla questione: http://www.infonodo.org/node/36472

Ciao

Giorgio 

  

 

——-Messaggio originale——-

 

Da:  Atos Scandellari

Data: 05/04/2013 22:54:59

 

 

Oggetto: R: San Damiano

 

Ero già al corrente dei lavori e sto analizzando la concessione con il supporto dei tecnici di Legambiente Lombardia.

Si tratta di un impianto per il trattamento di rifiuti industriali non pericolosi per 37.500 t/anno.

Vi terremo informati.

Atos

Da: Giorgio Majoli
Inviato: lunedì 1 aprile 2013 15.06
(inoltro da Comitato quartiere S.Albino)

Ciao. Su sollecitazione di un abitante di San Damiano, vi invio in allegato alcune foto di un sito (vicino all’autolavaggio) e del relativo cartello. 

C’è da temere qualcosa? Io ne capisco poco. Si tratta dell’ennesimo sfasciacarrozze o di altro?

Fatemi/ci sapere.

Ciao e grazie.

Giorgio

Provincia di Monza, il Pd chiede l’azzeramento della giunta di Allevi

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Politica
Scritto da Riccardo Rosa   
Martedì 29 Maggio 2012

Tags: Carate Brianza e dintorni | Desio e dintorni | Monza e dintorni | Vimercate e dintorni

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consiglio-provinciale-mbCentro sinistra alla riscossa anche in Provincia. Il gruppo del Pd ha convocato una conferenza stampa per mettere sul tavolo i risultati delle elezioni amministrative e chiedere, numero alla mano, l’azzeramento della giunta di Dario Allevi. In due anni, secondo i numeri snocciolati da Domenico Guerriero, capogruppo del Pd in Consiglio, dei 18 comuni andati al voto 17 sono passati al centrosinistra e tra questi figurano il capoluogo Monza e altri centri importanti come Lissone, Meda, Cesano Maderno.

«La maggioranza si è squagliata come neve al sole – prosegue Guerriero -. Oggi dei 55 comuni 25 sono amministrati dal centrosinistra (per un totale di 506 mila abitanti), contro i 20 comuni del centrodestra. Gli altri sono commissariati o guidati da liste locali non riconducibili agli schieramenti». Per il Pd, dunque, è arrivato il momento di varare una giunta capace di riscuotere consensi anche a sinistra e soprattutto in grado di concentrarsi su tre temi considerati urgenti: «Il lavoro – prosegue Guerriero -, il piano territoriale bocciato sonoramente dalla Regione il 9 maggio scorso, e il bilancio provinciale, di cui ancora non c’è traccia».

«Il centrodestra è stato bocciato nelle urne ma anche nel modo di amministrare la provincia, e la dimostrazione – dice Vittorio Arrigoni, presidente della commissione Bilancio e controllo -, è il mancato recupero di quanto dovuto alla Provincia di Monza dalla Provincia di Milano, dello stesso colore politico, cioè circa 30 milioni di euro». Vittorio Pozzati, vice presidente del consiglio provinciale, ha invece concluso definendo «pessima» la giunta guidata da Dario Allevi, composta da “persone che si occupano di tante cose, con tanti incarichi, ma pochissimo di quel che riguarda la provincia».

Foto: archivio MB News.it  http://www.mbnews.it/index.php?option=com_content&view=article&id=25644&Itemid=238