Indignazione di Arci Scuotivento per l’articolo sui fascisti brianzoli a Predappio (MB News, 2 maggio)
da Arci Scuotivento Monza (Note) Venerdì 3 maggio 2013 alle ore 15.26
Arci Scuotivento non può sottrasi dall’esprimere il proprio sdegno di fronte alle affermazioni contenute nell’articolo pubblicato su MB News in data 2 maggio 2013, in cui la signora Laura Marinaro racconta la sua gita a Predappio al seguito dei nostalgici del Duce brianzoli e il suo shopping dal “cuore nero” per “l’amico camerata”.
(visibile al link: http://www.mbnews.it/politica/98-politica/31300-la-brianza-che-va-a-predappio-per-ricordare-il-duce-e-non-solo.html).
Il tentativo di sdoganare l’ideologia fascista attraverso l’immagine di gente comune che “crede nei valori che furono del Fascismo al di là delle violenze e delle storture di una dittatura caduta poi nella tragedia della Guerra”, come si legge nel suddetto articolo, non è cosa nuova. Tanto che anche la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ha sentito la necessità di ribadire, nel corso delle celebrazioni per la Liberazione svoltesi a Milano, che non esiste un fascismo buono.
Nuovo e inquietante è il tentativo di sdoganare l’ideologia fascista come ingegnoso ed efficace richiamo turistico.
Autoritarismo, omofobia, razzismo, sessismo, xenofobia, disprezzo dei diritti non possono essere banalizzati e “normalizzati” trasformando i luoghi di un regime “nato dall’esercizio massiccio della violenza squadristica e da una pratica del potere basata sull’assassinio politico, sulla soppressione delle libertà individuali e collettive” (come ci ricorda Boldrini) in attrazioni per il tempo libero. È inoltre inconcepibile e pericoloso ridurre i simboli che tale regime rappresentano a “gadget folkloristici”.
Ricordando che nel nostro Paese l’apologia del fascismo è reato, riteniamo necessario e urgente che la testata giornalistica MB News fornisca delle spiegazioni per la scelta di pubblicare questo “articolo”.
Nuovo e inquietante è il tentativo di sdoganare l’ideologia fascista come ingegnoso ed efficace richiamo turistico.
Autoritarismo, omofobia, razzismo, sessismo, xenofobia, disprezzo dei diritti non possono essere banalizzati e “normalizzati” trasformando i luoghi di un regime “nato dall’esercizio massiccio della violenza squadristica e da una pratica del potere basata sull’assassinio politico, sulla soppressione delle libertà individuali e collettive” (come ci ricorda Boldrini) in attrazioni per il tempo libero. È inoltre inconcepibile e pericoloso ridurre i simboli che tale regime rappresentano a “gadget folkloristici”.
Ricordando che nel nostro Paese l’apologia del fascismo è reato, riteniamo necessario e urgente che la testata giornalistica MB News fornisca delle spiegazioni per la scelta di pubblicare questo “articolo”.
Arci Scuotivento Monza