Un appello per Monza violata (dal ns. archivio storico – 17/2/2012)

VENERDÌ 17 FEBBRAIO 2012

da http://sinistrabellusco.blogspot.it/2012/02/un-appello-per-monza-violata.html


Un appello per Monza violata

 

 

Comitati di quartiere e associazioni contro la variante al Piano Generale del Territorio che il sindaco Mariani vuole approvare prima del 17 marzo.
 
fonte: www.vorrei.org
 
“….le associazioni, i comitati, i movimenti e i cittadini che seguono con attenzione la variante al PGT di Monza, adottata il 4 ottobre 2011, rivolgono un appello perché non venga approvata dal momento che:
 
  • prevede la cementificazione della maggior parte delle aree verdi e agricole rimaste a Monza, mettendo a rischio di ulteriore compromissione anche le aree libere del Parco date in concessione all’autodromo e al golf;
  • provoca aumento di trafficosmog ed incremento di malattie respiratorie, in una città che è la più inquinata della Lombardia;
  •  
    il consumo di suolo previsto è inaccettabile, visto che Monza ha un tasso di urbanizzazione molto elevato, pari ad almeno il 61% della superficie totale …”
     

Monza – Comitati contro il Pgt: «Un’inutile colata di cemento» (ns. archivio storico: 5/12/2011)

Monza – Comitati contro il Pgt: «Un’inutile colata di cemento»

Submitted by juble on 05/12/2011 

di Riccardo Rosa da corriere milano (tramite http://www.infonodo.org/node/30695)

Grazie al nuovo Piano di governo del territorio, Monza avrà 36 nuovi asili nido, ma la notizia, secondo il coordinamento «Monza violata», che raggruppa 15 associazioni di cittadini, è buona solo all’apparenza: nasconderebbe imeccanismi dell’urbanistica contrattata del nuovo Pgt adottato all’inizio di ottobre, col quale la giunta targata Pdl – Lega «soddisfa interessi di esigue minoranze a discapito della collettività ». Il coordinamento ha messo il nuovo strumento urbanistico sul banco degli imputati con un accusa precisa: deturpa la città con una cascata di 4 milioni di metri cubi di cemento, offrendo in cambio servizi sovradimensionati rispetto alle reali esigenze come, appunto, i 36 asili nido. «Monza ha un indice di natalità che non giustifica tutte queste strutture – spiega Maurizio Oliva, uno dei responsabili del coordinamento –. Riteniamo che siano solo moneta di scambio». Sono mesi che le associazioni e i comitati studiano il Pgt e per dare sostanza al loro dissenso hanno raccolto 4 mila firme. L’obiettivo è ottenerne il ritiro e a tal fine è stata messa a punto una campagna informativa che si scatenerà nei prossimi mesi attraverso volantini, manifesti, incontri e iniziative sul web.

Gli esempi, secondo gli esponenti del comitato, non mancano: Cascinazza, via Boito, via Monteverdi, Sant’Albino, il rione di viale Libertà. Tutte zone dove sorgeranno palazzi alti dai 5 ai 9 piani. Per l’assessore all’Urbanistica, Silverio Clerici (Pdl) «si fa fatica a capire come sia possibile criticare la scelta di costruire nuovi asili nido, visto che in tutti in altri Paesi del mondo si va verso gli asili di condominio ». Il prossimo 19 dicembre scadranno i termini per presentare le osservazioni e poi il documento tornerà in aula per l’approvazione finale.