Abbiamo ricevuto dal Direttore Speziali un garbato messaggio che riportiamo integralmente sotto. Ci scusiamo per il ritardo nella pubblicazione ma, come ovvvio, non siamo professionisti…
In risposta al Direttore:
Evidentemente anche il nostro post precedente http://salbinocq.myblog.it/archive/2013/05/02/mbnews-alla-simpatica-scampagnata-dei-neofascisti.html non era stato scritto a cuor leggero. Altri come noi, del resto, non hanno colto l’aspetto ironico dell’articolo. Temo vi sia anche un gap generazionale che produce una diversa sensibilità a queste tematiche. Ma in questo caso, forse, l’essere più anziani, aver dialogato coi protagonisti del tempo non è un handicap. Io continuo a giudicarlo un articolo di cui si poteva fare a meno anche se il chiarimento del Direttore Speziali in qualche modo mi da sollievo. Almeno nelle sue intenzioni (e in quelle della giornalista?) non vi era alcun proposito “riduzionista” rispetto al Fascismo. Ai miei occhi tuttavia il risultato è stato un pò questo.
A pié di pagina seguono poi COMMENTI DI LETTORI DI MBNEWS
Nostra premessa a tali commenti:
Alcuni sotto ci danno dei faziosi e può andare anche se ignorano parecchie cose. Per esempio che non c’erano solo partigiani comunisti. Mio padre, giovanissimo partigiano era cattolico e non è mai stato di sinistra http://formazioneinrete.myblog.it/archive/2011/04/23/25-aprile-ecco-da-dove-vengo.html.
Per chi non avesse assitito alla sfilata milanese di fascisti e neonazisti cui ci si riferisce sotto (“#12 2013-05-04 13:48 pensate che io il 29 aprile ero a milano , li ho visti passare..e non è successo niente. Pensate, non hanno assaltato bancomat, non hanno imbrattato muri,non hanno bruciato auto o saccheggiato negozi.”) suggerirei poi di dare un’occhiata al video. A me questa gente fa venire i brividi. Basta dare loro spazio e ci riportano a tempi spaventosi http://video.repubblica.it/edizione/milano/milano-il-cons…
Quanto a chi ci da dell’ignorante siamo sempre disponibili a un confronto di cultura generale…
Paolo Teruzzi (per il Comitato di quartiere S.Albino)
———————————————————-
-
- Oggi
-
Matteo Riccardo Speziali
Buonasera,
mi dispiace vedere che l’articolo che abbiamo fatto su quel gruppo di fascisti stia generando un equivoco.
Premettendo che l’articolo non è stato messo con superficialità o leggerezza ma a seguito di attente valutazioni (sappiamo i rischi che stiamo correndo parlando di fatti così gravi) che ci hanno portato a decidere di raccontare una verità scomoda, scomoda per tutti, per noi che l’abbiamo raccontata e per molti che lo hanno letto. Eppure il fatto da raccontare giornalisticamente c’è, eccome. Il risvolto sociale è forte. Pensi che è un fatto che ha coinvolto un gruppo di circa 50 persone della Brianza, di cui alcune impegnate in partiti quindi che raccolgono a loro volta voti e consenso, che sono andate a fare questa “gita un po’ particolare”, come ironicamente fin dall’inizio l’abbiamo definita.
Credo che la chiave per capirci stia proprio qui. Se si vuole leggere con ironia il tono dell’articolo, allora questo ha un senso, se invece, si vuole vedere questa ironia come una nostra superficialità nel raccontare le cose, allora il senso diventa ben un altro.
Perché, se mi consente, è chiaro a tutti che quella non sia stata una gita di benessere, tanto per capirci come andare a sciare… C’è un valore simbolico, ma soprattutto sociale forte.
E allora noi abbiamo scelto di dire che ci sono delle persone che rimpiangono il fascismo, perché? Il nostro è un invito a riflettere.
Su cosa? Sul fatto che oggi c’è chi rimpiange un passato che ha avuto un percorso che tutti noi conosciamo … ma che alcuni preferiscono dimenticare …
Nel pezzo abbiamo cercato di essere molto chiari, facendo la cronaca dell’evento e ponendo ai lettori delle domane esplicite come la seguente: “Una gita di nostalgici da caricaturare e prendere in giro?“ o qualcosa di diverso? Non c’è nessun tentativo di sdoganare l’ideologia fascista, anzi.
Pensi che i simboli che tale regime rappresentano sono stati ridotti a “gadget folkloristici” proprio da queste stesse persone. Una follia, da qualsiasi punto di vista la si veda.La mia opinione personale è che credo che si corrano più rischi per la democrazia nel non parlare di questi fenomeni sociali piuttosto che nel nasconderli. Fare finta che non siano accaduti.
Sono soddisfatto del fatto che si sia aperto un dibattito sia nel forum , sia in facebook sia che voi mi abbiate scritto (o quasi) la vostra opinione sulla mia bacheca.Vi chiederei quindi di non commettere l’errore di associare un giornale, MB News, indipendente (e ancora una volta lo ha dimostrato con questo “gesto estremo”) che non ha nessuna vicinanza con questo tipo di movimento (e con qualsiasi altro movimento estremista di destra o di sinistra) con l’opportunità preziosa di dibattito che stiamo offrendo, con la messa a nudo di una verità scomoda: ovvero che ci sono persone della Brianza che rimpiangono il fascismo e sono disposte ad andare fino a Predappio, alzarsi alle 5 del mattino, pur di andare!
E questo dibattito, dai commenti che arrivano, sta lanciando a quei manifestanti dei messaggi ben precisi…Può essere che il modo in cui abbiamo scritto con quell’ironia all’inglese, che lascia alle persone quella libera interpretazione può far fraintendere come vogliamo raccontare le cose, ma tant’è che adesso credo che sia tutto più chiaro.
Un cordiale saluto e resto a disposizione per un confronto.
P.S.
Mi sembra, se mi consente, un po’ eccessivo il richiamo alla legge sulla propaganda fascista sul vostro blog, come se quell’articolo in qualche modo la facesse. Vedete voi se alla luce di queste mie parole non pare eccessivo anche a voi…grazie
……………………………..
commenti da MBNEWS
Voglio pensare che nessuno sia nostalgico del fascismo “nero”, quello delle leggi razziali e della guerra, bensì di quello “bianco”, in cui le leggi si facevano in un attimo e soprattutto si facevano rispettare, e c’era la certezza della pena per chi sgarrava.
D’altra parte il commento finale, con la giornalista che “non sa resistere” al souvenir “dal cuore nero” la dice lunga sulle intenzioni faziose e ammicchevoli dell’articolo.
Ma chi dice che è grave che la giornalista sia andata … Ma se non fosse andata come faceva a scrivere? Per sentito dire.. Poi vi dite che è di destra… Ma non si capisce bene che li sfotte sti tizi e non li celebra! Comunque ci sono troppi ottusi!
Per chi ha citato le vetrine rotte da qualche altro: questi non spaccano vetrine, questi spaccano teste. La differenza effettivamente è sostanziale.
Il problema non e’ mica che la giornalista ci sia andata, il problema e’ il tono del resoconto, molto accondiscente, per cui si fa credere che esista un fascismo buono fatto da brave persone. Ecco, proprio no, non vale per il fascismo italiano, non vale per quello sudamericano, spagnolo, greco etc.
Il passaggio finale per cui e’ bene che si faccia mercato di materiale di propaganda fascista poi….. A me non verrebbe mai in mente di comprare un souvenir del duce, mi irrita anche vedere gli accendini del duce in molte tabaccherie, non ci trovo nulla di folkloristico. Di aggettivi piu’ adatti per descrivere la cultura fascista ce ne sono tanti, ma non ne ho letto nemmeno uno in questo articolo.
Gerosa, consigliere di Sel, ma lo hai letto l’articolo? Mah ..
Comunque non mi aspetto nulla di diverso da uno che èdi Sel …
#20 2013-05-05 10:23
Citazione