7/9 ROTONDA KILLER: INCONTRO CON IL PD DI MONZA

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Il PD di Monza ci ha chiesto un incontro per capire meglio la posizione del Comitato di quartiere S. Albino sull’attraversamento della “rotonda killer”. E’ venuto da noi Maurizio Montanari, segretario del Circolo 2 del PD (Cantalupo – Cederna e appunto S.Albino) che con grande capacità di ascolto ha raccolto le nostre valutazioni e ha garantito di transferirne soprattutto il senso complessivo ai nostri amministratori. Ci è sembrato che abbia colto la nostra sostanziale assenza di interessi localistici e la nostra consapevolezza dei limiti imposti dalla crisi economica. Pensiamo di aver trasmesso però anche la nostra intransigenza rispetto al tema della partecipazione e dell’ascolto da parte di chi ci guida. Confidiamo di trovare anche in chi alla fine decide la stessa apertura di Montanari (che ancora ringraziamo).


Quanto segue è, nel complesso il nocciolo della nostra posizione che si basa anche su interpretazioni del tutto nostre che ovviamente non abbiamo neppure discusso con Montanari.

Come preambolo riassumiamo le nostre ipotesi più recenti rispetto alle intenzioni della nostra Amministrazione comunale. Non si tratta di dati certi ricavati da formali interlocuzioni ma del risultato di comunicazioni sempre informali e a volte poco coerenti fra loro:

– sembra che in una prospettiva di lungo periodo l’Amministrazione consideri irrealizzabile (per via dei costi) l’interramento del Viale delle Industrie (dal nostro punto vista unica soluzione vera del problema).

Pertanto, una volta realizzato l’interramento della nuova Esselunga (in zona Libertà; opera che risponde alle esigenze della grande distribuzione più che della popolazione) il Comune pensa di realizzare un grande cavalcavia che farà passare il Viale delle Industrie in soprelevata (sopra ad accessi al cimitero, campi di calcio di S. Albino e abitazioni di Via Murri). Ovviamente i tempi, vista la priorità dell’interramento in zona Libertà, saranno molto  lunghi e le conseguenze ambientali saranno per noi molto spiacevoli.

Da questi presupposti “ideologici” nasce propabilmente l’ostilità del Comune rispetto alla nostra storica proposta (rotonda allungata a fagiolo per ridurre le velocità e distanziare gli sbocchi da S.Albino e da S.Damiano; sovrappasso ciclopedonale sopra l’attuale rotonda sul tipo della passerella Iper ma con rampe più lunghe e meno ripide). Proposta compromissoria, ragionevole, più economica e tecnicamente facile da realizzare.

Ancora a questo impianto complessivo del Comune (no interramento ma cavalcavia) si collega, a nostro avviso, la proposta del Comune stesso di costruire un tunnel, cioè un sottopasso ciclopedonale  ma anche carrabile (come?) che dal posteggio della piscina in Via Murri attraversi il Viale verso Via Nievo e poi costeggi il cimitero fino a Via Salvadori. Tale sottopasso ovviamente non creerebbe ostacoli al futuro cavalcavia.

Questa nostra interpretazione nasce anche dall’aver rilevato a più riprese una notevole resistenza degli amministratori monzesi a tentare almeno di capire le nostre motivazioni che sono:

1) estrema urgenza di garantire la sicurezza dell’attraversamento

2) la necessità per nulla localistica di garantire la realizzazione di un sistema ciclopedonale vastissimo che proprio da noi incrocia la ciclabile Villoresi, fiore all’occhiello dell’Expo 2015 con quella che va da Milano a Trezzo e si congiunge con la ciclabile Martesana. A questo tessuto di centinaia di Km. mancano al’incirca i nostri 200 metri.

3) l’esigenza di avere una soluzione baricentrica rispetto alla vasta comunità santalbinese-sandamianese che per molti aspetti va considerata come un “unicum”. I nostri amministratori ne fanno una questione economica (tradotto un po’ grossolanamente il ragionamento è: cosa ci importa di San Damiano? I soldi li dobbiamo mettere noi e non Brugherio). Inutile ricordare loro che a S.Albino non c’è neppure un servizio (salvo il neonato Centro civico) e che tutti andiamo a S.Damiano per posta, banca e negozi mentre tutti i Sandamianesi hanno morti al cimitero di Monza che deve garantire agli anziani il diritto di recarvisi anche a piedi. Ricordiamo per inciso che alla rotonda killer si avventurano circa 2400 santalbinesi e più di 7000 sandamianesi! Oltretutto oggi c’è anche la possibilità di una interlocuzione positiva fra le giunte di Monza e di Brugherio e anche noi stiamo trovando, ad esempio per la questione della discarica molta (+) attenzione nella giunta brugherese. 

Ribadiamo perciò che l’idea del tunnel non ci piace per la sua dislocazione troppo distante dal cuore del problema e della nostra complessiva comunità.  I tunnel poi finiscono spesso per essere ricettacolo di degrado e pericolo.

Se proprio devono farlo, comunque lo facciano dove oggi c’è la rotonda e non così decentrato e distante dallo sbocco di S.Damiano.

E finalmente, come già scritto ieri, dopo tanti incontri, risolute dichiarazioni in video (spiacevole rivederle oggi su youtube!), promesse di tavoli tecnici partecipati ecc. ci diano un progetto quale che sia purché dettagliato e con i relativi costi e tempi. Su tale progetto incontrino la popolazione intera (e non solo noi del Comitato che siamo un gruppo spontaneo di cittadini) e si assumano poi le responsabilità delle loro scelte. Stiamo riannodando i contatti con il Comitato di quartiere S.Damiano e con  l’Amministrazione di Brugherio per capire le loro valutazioni.

Il 7/11/2012 è morto Simone e per ora, dopo quasi un anno, siamo allo stesso punto di prima.

A questo punto chiediamo che gli amministratori monzesi producano (diciamo entro ottobre) un progetto chiaro e definito e che lo presentino, in un incontro pubblico, alla popolazione.

7/9 ROTONDA KILLER: INCONTRO CON IL PD DI MONZAultima modifica: 2013-09-08T00:57:00+02:00da paoloteruzzi
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