Monza – Il distributore nel parco diventa una telenovela. Tutti per il no, ma Aci non molla

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Submitted by Izz on 22/05/2012 

di Marco Galvani da il Giorno

PRIMA NO, poi un sì con tanto di benedizione ufficiale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Quindi un altro no con un’ordinanza di sospensione dei lavori (molto) parzialmente avviati a fine aprile, infine il contrordine sempre dal Comune che revoca la sospensione del progetto e concede autorizzazione commerciale e permesso di costruire. Quella del distributore ecologico nel Parco di Monza è diventata una telenovela. Con una lunga serie di puntate fatte di ricorsi al Tar, esposti in Procura, raccolte firme e polemiche che vedono gli ambientalisti, le istituzioni, i vicini di casa dell’Autodromo (promotore dell’impianto) e lo stesso presidente della Sias, Paolo Guaitamacchi, contrari. Hanno pure scritto al villasantese ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, chiedendo un intervento per impedire la realizzazione del distributore «bio» perché creerebbe problematiche di carattere ambientale, paesaggistico, viabilità e sicurezza. E sarebbe «uno sfregio del Parco storico e lo snaturamento dello stesso tanto da trasformarlo in un luogo prettamente commerciale a beneficio di esclusivi interessi privatistici». Di tutt’altro avviso il Cda dell’Aci Milano che ha spinto la Sias ad andare avanti nel progetto, nonostante tutto e tutti: «Il progetto riveste carattere di interesse pubblico ed è un contributo allo sviluppo della ricerca di fonti energetiche alternative e di riqualificazione territoriale a basso impatto ambientale». Tanto che per ammansire gli antagonisti più ostili e prendere tempo, in corso Venezia hanno estratto dal cilindro l’istituzione di «un’apposita Commissione dell’Ente, che prevede la partecipazione delle componenti sociali e territoriali maggiormente rappresentative, la cui attività consultiva rappresenti un prezioso supporto per le valutazioni dell’Automobile Club e delle altre realtà pubbliche e associative interessate alla vicenda».

AD ACI non sono bastate le sollecitazioni di questi mesi. Vuole ancora «considerare e valutare le istanze del territorio, oltre ad approfondire e illustrare all’esterno, con la massima completezza e trasparenza, le finalità progettuali della propria Società controllata (Sias, ndr), con particolare riferimento a eventuali realizzazioni edificatorie collaterali». Per questo il presidente di Aci Milano, Carlo Edoardo Valli, ha anche chiesto ai sindaci e ai presidenti degli enti «un cortese cenno di riscontro ed eventuale adesione (alla Commissione, ndr), al fine di procedere tempestivamente alle conseguenti azioni».
Intanto, però, procede nel suo iter burocratico l’altro impianto multifuel a basso impatto ambientale previsto in città ma tutt’altro che osteggiato. Si tratta del distributore Acsm-Agam di viale Stucchi.

 

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21-05-2012

 

IL DISTRIBUTORE BENEDETTO PURE DALL’ACI

di Pier Attilio Trivulzio da “L’Esagono” […]