PROPOSTE DEL COMITATO PER L’UTILIZZO DI CASCINA BASTONI

 

PROGRAMMA PER LA GESTIONE DEL CENTRO CIVICO DI S.ALBINO

 

Il Comitato di quartiere S. Albino è un gruppo spontaneo di cittadini che da anni opera per la tutela ambientale e sociale del nostro territorio e della nostra comunità.

Il presente documento è una proposta di programma sulle attività da svolgere nel Centro Civico di Cascina Bastoni.

 

Premessa

In primo luogo abbiamo pensato ad una idea di sistema. Il Centro civico come polo aggregatore di tutte le energie e le risorse già presenti a S. Albino (anche in termini di spazi condivisibili), oggi spesso sparse e perfino reciprocamente ignote. Un luogo capace di creare un dialogo e di produrre una sintesi condivisa fra la molteplicità delle esigenze e delle visioni.

Fulcro, facilitatore, mediatore e garante, costantemente coinvolto, di tutto questo impianto di lavoro sarà per noi l’Amministrazione comunale.

Altra premessa riguarda il tempo. Visto che l’ambizione è quella di recuperare ed implementare aspetti di socialità condivisa e partecipativa pensiamo ad un lavoro di lungo periodo, plasmato sul modello della progettazione sociale di tipo integrato che mette assieme fotografie dei bisogni, risorse di singoli ed istituzioni, finanziamenti pubblici e privati, competenze di enti non profit e associazionismo sotto la guida coordinante dell’Ente pubblico.

Da queste premesse risulta chiaro il desiderio di porci al di fuori di qualsiasi visione particolaristica e di trovare da subito una interlocuzione con gli Assessorati direttamente competenti, cui chiederemo di valutare e, speriamo, sostenere la nostra proposta.

 

Infine rivolgiamo all’ Amministrazione comunale la richiesta di sperimentare proprio a S.Albino il nuovo istituto della Consulta di quartiere.

 


 

 

 

Ed ecco il programma vero e proprio:

 

CREAZIONE TAVOLO DI COORDINAMENTO

Creazione preliminare di un Tavolo di coordinamento di enti, agenzie educative, associazioni e privati che siano interessati allo sviluppo di attività presso il Centro civico e sul nostro territorio. Organizzazione di incontri regolari (enti e associazioni parteciperanno mediante delegati). Tale coordinamento deve poter interloquire in modo costante con l’Assessorato ai Servizi sociali (e con altri Assessorati quando necessario).

 

ELABORAZIONE PROGETTO DI QUARTIERE S.ALBINO

Contatto con Comune di Monza per progettazione integrata (con Enti nonprofit, Ong ecc.) sui temi dell’abitare e della coesione sociale. Costruire un gruppo (col supporto istituzionale e di Enti nonprofit interessati) in grado di utilizzare bandi comunali, regionali, europei o bandi di fondazioni (Cariplo ecc.) per finanziare un vero e proprio PROGETTO SUL QUARTIERE S.ALBINO da scadenzare in più anni. Progetto mirante inizialmente soprattutto a costruire una fotografia delle problematiche e criticità della comunità in ordine a varie tematiche:

·     famiglie e minori (servizi e risorse esistenti o mancanti in termini di: CAG, asili nido, spazi per il doposcuola, ludoteche, spazi di gioco e socializzazione, supporto alla genitorialità ecc).

·     adolescenti e giovani (CAG, spazi per il doposcuola, spazi di socializzazione e formazione, ascolto e sostegno, sport ecc.)

·     persone in situazioni di precarietà, marginalità e disagio (adulti in difficoltà, persone in situazioni di fragilità, disoccupati, invalidi, persone con disagio psichico o in situazione di dipendenza, anziani soli ecc.). Specifica attenzione al tema del precariato e della disoccupazione giovanile.

·     stranieri (problematiche interculturali, spazi di mediazione, attenzione alle problematiche dell’inserimento scolastico e delle seconde generazioni ecc.). Con specifica attenzione anche al rapporto con Rom e Sinti residenti o situati ai margini del nostro territorio (per favorire l’inserimento scolastico dei minori e per possibile integrazione e sicurezza da garantire sulla base della reciproca conoscenza).

·     Disabilità (barriere architettoniche, sostegno scolastico, lotta allo stigma, integrazione, lavoro)

·     Criminalità e aree di abusivismo (identificazione delle situazioni critiche, segnalazione alle autorità, elaborazione di strategie di prevenzione e di difesta).

·     Qualità dell’abitare (con particolare attenzione alla riqualificazione degli spazi inutilizzati o degradati, degli spazi comunali e degli spazi comuni ecc.; es. orti collettivi, riqualificazione piazza del sole con gazebo ombreggiati, “acqua del sindaco”, spazio affisioni ecc.).

·     Promozione della socialità, della partecipazione e del protagonismo della comunità.

 

Delineato questo quadro, il PROGETTO potrebbe mettere in sinergia gli enti patecipanti e il Comune nella analisi delle risorse esistenti e nella elaborazione di obiettivi, strumenti e tempi per la soluzione delle problematiche emerse.

 

Provvedendo, ad esempio a:

·     censimento delle agenzie educative, delle associazioni e delle risorse professionali attivabili (nel campo dell’educazione, dell’assistenza e della cultura ma anche in altri ambiti professionali o artigianali).

·     censimento delle professionalità utili al Centro civico (ad esempio possibili docenti di corsi).

·     costituzione di soggetti che in regime integrato pubblico-privato sociale possano erogare servizi quali:

– assistenza a domicilio ad anziani soli e disabili (magari valorizzando competenze di giovani del quartiere).

– creazione di ludoteca, CAG ecc (sempre privilegiando risorse territoriali).

– Creazione di un asilo nido

– Creazione di spazi e occasioni guidate di mediazione sociale e culturale e di sviluppo della capacità di confronto, dialogo e convivenza specie nelle situazioni più critiche (ad esempio nelle case comunali).

 

 

Si potrebbero poi creare e gestire:

 

·     Sportello segretariato sociale (info e orientamento sulle tematiche sociali con particolare riferimento a dipendenze, disagio psichico, emarginazione…)

 

·     Sportello telematico per rilascio certificazioni ecc.

 

·     Spazio di incontro e socializzazione anche informale

 

·     Emeroteca (giornali e riviste in libera consultazione)

 

·     Mediateca (videocassette, cd, dvd ecc. ) da gestire mediante libero scambio (porti uno, prendi uno).

 

·     Biblioteca – da gestire secondo lo stesso criterio di libero scambio (porti uno, prendi uno).

 

·     Bollettino online del quartiere

 

·     Banca del tempo (scambi volontari di prestazioni)

 

·     Spazio incontralavoro (creare raccordo tra offerta e domanda locale).

 

·     Banca della memoria (raccolta e scannerizzazione foto, registrazione e videoregistrazione delle testimonianze ecc.).

 

·     Internet point gratuito

 

·     Corsi di alfabetizzazione informatica

 

·     Scambio linguistico (libere conversazioni in lingue straniere).

 

·     Organizzazione di serate, eventi e laboratori (cineforum, serate a tema, conferenze, video proiezioni ecc.)

 

·     Organizzazione corsi e laboratori (musica, arte, creatività, riciclo ecc.)

 

·     Favorire un’ attenzione ai temi del riciclo e del baratto (di oggetti ma anche di prestazioni professionali) come forme di relazione ecosostenibili.

 

·     Organizzare eventi e feste.

 

 

 

 

 

 

 

PROPOSTE DEL COMITATO PER L’UTILIZZO DI CASCINA BASTONIultima modifica: 2013-02-09T13:48:48+01:00da paoloteruzzi
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